Un segno importante di continuità in una proposta didattica già ricca e diversificata, è il gradito ritorno di alcuni ex-allievi della Nico Pepe in veste di docenti. È di grande soddisfazione notare come quei germi di artistica professionalità e caratura umana acquisiti durante i tre anni di frequenza e attestati dall’agognato di diploma si siano confrontati e messi alla prova nel mondo reale portando notevoli soddisfazioni e lusinghieri risultati. Impegnati come attori professionisti, registi o drammaturghi… abbiamo il piacere di osservare che i nostri allievi si fanno onore e sviluppano un proprio bagaglio di esperienza e sensibilità che porta alcuni di loro anche ad intraprendere la pedagogia teatrale con promettenti esiti.
In questo ultimo periodo la Nico Pepe ha infatti ospitato in veste di docente Riccardo Lanzarone, impegnato con gli allievi del primo anno di corso e del corso propedeutico in un periodo di lezioni dedicato al training dell’attore, pratica che precede lo spettacolo teatrale e le prove, e un lavoro in scena sul monologo visto come esercizio e grande risorsa per l’attore, occasione per guardarsi allo specchio, un momento di esplorazione totale utile a sperimentare i propri gusti drammaturgici, al fine di trovare il punto di contatto tra il testo e la nostra vita reale, tra il gesto e la nostra memoria.
Gli allievi del terzo corso a loro volta hanno appena concluso le lezioni curate dal regista e attore Nicola Borghesi con una lezione aperta di fine laboratorio riuscitissima per la sincera espressione delle domande essenziali sollevate da chi si affaccia al mondo del lavoro e avverte sulla pelle l’incertezza del futuro… con autoironia e tenerezza si sono raccontati avvicinando con grazia e personale adesione brani tratti da grandi autori del teatro mondiale da Cechov a Sarah Kane.
È invece in questi giorni in svolgimento il laboratorio curato da Alex Cendron con gli allievi del primo anno di corso impegnato in un lavoro sugli strumenti di analisi della struttura dinamica della scena. Il percorso, attraverso una serie di esercizi e di improvvisazioni, si propone di mettere a fuoco concetti ed elementi che guidano la natura stessa dell’agire in scena, che reggono le strutture drammaturgiche e che sono i sostegni a cui un attore o una attrice devono appoggiarsi, spingersi, sostenersi. Un approccio che parte da domande come: Cosa fare per passare dal testo alla scena? Cosa cercare nel copione? Come far sbocciare una scena? Su cosa focalizzarsi?
Riccardo, Nicola e Alex sono solo tre esempi di nostri ex-allievi che vivono in altre regioni - perché ve ne sono altri loro colleghi che invece vivono in regione. Lo sviluppo peculiare di ciascuno nel mondo della professione in veste di attori, autori e registi, ha favorito in alcuni casi quell’inclinazione particolarissima alla trasmissione dei segreti dell’arte drammatica…