Tutti matti... senza sapere perché.

In scena la Commedia dell’Arte

Tutti matti… senza sapere perché

Tutti matti… senza sapere perché è il nuovo canovaccio originale di Commedia dell’Arte curato nella drammaturgia e regia da Claudio de Maglio, direttore della Nico Pepe. Sarà presentato in Commedia Live - Tournée dal 5 al 10 luglio ad abbracciare tutto il Friuli, un viaggio in sei tappe imperdibili dal debutto a Gorizia, seguiranno Bagnaria Arsa, Tricesimo, Terzo Aquileia per finire al Foro Romano di Zuglio.

Lo spettacolo di Commedia è un momento cruciale nel percorso didattico del triennio della Nico Pepe e porta a compimento il lavoro di preparazione degli allievi attori del secondo anno di corso sulle tecniche fondamentali di questa antica arte scenica, patrimonio autentico del teatro italiano: dalle tecniche di costruzione dalla maschera di Stefano Perocco di Meduna, ai canti di Commedia di Marco Toller; segue poi il Training dell’Attore specifico a far nascere ciascun personaggio fino alla magia interpretativa che definisce i caratteri di Pantalone, Arlecchino, Fiammetta, Pulcinella, Capitano, Dottore, Strega e Innamorati… per poi passare al lavoro di Improvvisazione Teatrale con Claudio de Maglio e arrivare a presentare il canovaccio originale, scritto su misura con i suoi rocamboleschi e irresistibili colpi di scena. La Commedia dell’Arte con la relativa conoscenza della tecnica delle maschere e l’approfondimento dei tipi sociali e comportamentali dei suoi diversi personaggi è una palestra importantissima per l’attore.

La tournée toccherà bellissimi luoghi di rappresentazione nelle seguenti località partner del progetto ad iniziare il 5 luglio, ore 20.45 a Gorizia, nell'ambito della rassegna "Verdid'Estate" organizzata dal Teatro Comunale G. Verdi, presso i Giardini del Municipio. Poi seguiranno le repliche il 6 luglio, ore 20.30 Udine alla Nico Pepe; 7 luglio, ore 18.30 a Tricesimo in piazza Ellero fronte Municipio; 8 luglio, ore 21:00 a Privano di Bagnaria Arsa, Lascito Dal Dan; 9 luglio, ore 21.00 a Terzo di Aquileia, Corte di Palazzo Vianelli; e per finire il 10 luglio alle ore 18.00 a Zuglio nel suggestivo Foro Romano (auspice il Comune e la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia).

Il canovaccio di Tutti pazzi… senza sapere perché prende spunto dal viaggio affrontato dal futuro Re Enrico III di Valois che provenendo dalla Polonia prima di arrivare a Parigi per l’incoronazione attraversa diverse città tra le quali anche Venezia. Il Dottore e un componente del Consiglio dei dieci organizzano in segreto l’accoglienza allo scopo di promuovere tra la Serenissima e il futuro Re una possibile alleanza. Si deciderà per una visita all’Arsenale, primo esempio di fabbrica dell’era moderna e si armerà una nave da guerra in pochissimo tempo dando prova di efficienza e abilità. Grazie all’originalità dell’evento bisognerà organizzare l’acquisizione di materie prime soprattutto la canapa utilizzata per la costruzione delle sartie e delle gomene che arrivava direttamente dal Mar D’Azov assieme agli schiavi da utilizzare per i lavori pesanti. Nello stesso momento giunge a Venezia Pantalone interessato a entrare nell’affare sfruttando le sue innate doti imprenditoriali e con raggiri e imbrogli riuscirà nell’intento di metter i bastoni tra le ruote in modo da autoproporsi come risolutore. Accanto a questi personaggi il canovaccio racconta le vicende di una schiava naufraga e di un giovane anch’essi provenienti dal Mar d’Azov, i cui legami con Venezia verranno svelati progressivamente. Si muovono sulla scena inoltre un Capitano al servizio di Pantalone e i servi sempre oggetto di sfruttamento e manipolazione da parte dei loro padroni a loro volta impegnati in strategie finanziarie e piani economici volti a loro esclusivo vantaggio. Non mancheranno gli Innamorati a far da cornice al fitto intreccio delle storie che si dipaneranno con esiti imprevedibili ed esilaranti.
In scena gli allievi del secondo anno di corso: Valentina Alberto, Enrico Bassetti, Benedetta Berti, Enrico Brusi, Alessandro Fuligna, Dario Furini, Sofia Longhini, Francesca Maurino, Lorenzo Prestipino, Agata Alma Sala, Alessio Sallustio, Filippo Stella.
L’iniziativa condivisa con Vettori Ultramondo si avvale del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia (Bando Ripartenza, progetto Commedia Live), dei Comuni partner di Gorizia, Tricesimo, Terzo d’Aquileia, Bagnaria Arsa e Zuglio; della partecipazione come main partner, del Ministero della Cultura MIC e del Comune di Udine, ai quali si affianca la Fondazione Friuli.

info: Civica Accademia d'Arte Drammatica Nico Pepe, [email protected], 0432504340

Tutti matti.. senza saper perché

Tutti matti.. senza saper perché è il nuovo Canovaccio Originale di Commedia dell’Arte
con regia e drammaturgia di Claudio de Maglio in tournée in questa estate 2022.
Ecco il calendario degli spettacoli:
5 LUGLIO 2022 ore 20.45
GORIZIA
Giardini del Municipio di Gorizia
6 LUGLIO 2022 ore 20.30
UDINE
Arena Nico Pepe LargoOspedale Vecchio, 10/2
7 LUGLIO 2022 ore 18.30
TRICESIMO
piazza del Municipio piazza Giuseppe Ellero 1
8 LUGLIO 2020 - ore 21.00
BAGNARIA ARSA
Privano - Lascito Dal Dan
9 LUGLIO 2022 ore 21.00
TERZO DI AQUILEIA
Corte di Palazzo Vianelli dietro al Municipio
10 LUGLIO 2022 ore 18.00
ZUGLIO
Foro di Iulium Carnicum

Regia e drammaturgia Claudio de Maglio
Canti di Commedia a cura di Marco Toller
Maschere di Stefano Perocco di Meduna

Interpreti gli allievi del secondo anno di corso: Valentina Alberto, Enrico Bassetti , Benedetta Berti, Enrico Brusi, Alessandro Fuligna, Dario Furini, Sofia Longhini, Francesca Maurino, Lorenzo Prestipino, Agata Alma Sala, Alessio Sallustio, Filippo Stella

Il canovaccio prende spunto dal viaggio affrontato dal futuro Re Enrico III di Valois che provenendo dalla Polonia prima di arrivare a Parigi per l’incoronazione attraversa diverse città tra le quali anche Venezia. Il Dottore e un componente del Consiglio dei dieci organizzano in segreto l’accoglienza allo scopo di promuovere tra la Serenissima e il futuro Re una possibile alleanza. Si deciderà per una visita all’Arsenale, primo esempio di fabbrica dell’era moderna e si armerà una nave da guerra in pochissimo tempo dando prova di efficienza e abilità. Grazie all’originalità dell’evento bisognerà organizzare l’acquisizione di materie prime soprattutto la canapa utilizzata per la costruzione delle sartie e delle gomene che arrivava direttamente dal Mar D’Azov assieme agli schiavi da utilizzare per i lavori pesanti. Nello stesso momento giunge a Venezia Pantalone interessato a entrare nell’affare sfruttando le sue innate doti imprenditoriali e con raggiri e imbrogli riuscirà nell’intento di metter i bastoni tra le ruote in modo da autoproporsi come risolutore. Accanto a questi personaggi il canovaccio racconta le vicende di una schiava naufraga e di un giovane anch’essi provenienti dal Mar d’Azov, i cui legami con Venezia verranno svelati progressivamente. Si muovono sulla scena inoltre un capitano al servizio di Pantalone e i servi sempre oggetto di sfruttamento e manipolazione da parte dei loro padroni a loro volta impegnati in strategie finanziarie e piani economici volti a loro esclusivo vantaggio. Non mancheranno gli innamorati a far da cornice al fitto intreccio delle storie che si dipaneranno con esiti imprevedibili ed esilaranti.

INFO: CIVICA ACCADEMIA D’ARTE DRAMMATICA NICO PEPE
Largo Ospedale Vecchio 10/2 - 33100 Udine Tel. +390432504340 e-mail [email protected] www.nicopepe.it

1652892788395

Nuovo Bando di Ammissione 2022/2023

Siamo lieti di annunciarvi che abbiamo pubblicato il nuovo Bando di Ammissione per l'anno accademico 2022/2023. Tutte le info e compilazione modulo al link: https://www.nicopepe.it/modulo-di-domanda-di-ammissione/

il tartufo

"Il Tartufo" di Molière con Marco Sgrosso

Ritratto tragicomico dell’ipocrisia
Il Tartufo di Molière

Cosa succede quando metti in scena Il Tartufo? Succede che una commedia, un po’ tragica e un po’ comica, come nella migliore tradizione delle opere di Molière, mostra tutta la sua attualità!
Questo accade anche grazie alla regia di Marco Sgrosso che guida gli allievi del terzo anno di corso della Nico Pepe. Marco Sgrosso è uno dei preziosi docenti ospiti che costellano l’anno accademico, attore, regista e pedagogo, dopo aver fatto parte della Compagnia di Leo De Berardinis ha fondato con Elena Bucci la Compagnia Le Belle Bandiere con la quale si è aggiudicato numerosi riconoscimenti per l’attività sulla scena teatrale italiana come il Premio ETI Olimpici del Teatro; come attore ha inoltre lavorato con registi come Cesare Ronconi, Mario Martone e ultimamente con Alessandro Serra (celeberrimo per “Macbettu”) che lo dirige ne Il giardino dei ciliegi di Cechov e La tempesta di Shakespeare.

La prova aperta del Tartufo raccoglie i frutti dell’intenso laboratorio condotto da Marco Sgrosso e presenta la messinscena finale riuscitissima per l’incalzare delle battute, per la capacità degli allievi di vestire con verità i personaggi non facili, in bilico nel turbinìo emotivo che si scatena all’interno della famiglia “complicata” composta da Orgone, sua madre Madame Pernelle, la moglie Elmira, il cognato Cleante, i figli Dàmide e Marianna, Valerio (il fidanzato della figlia), la domestica tuttofare Dorina e l’ospite Tartufo. Proprio il Tartufo è l’emblema dell’ipocrita che vive sotto una maschera subdola di falsa amicizia verso Orgone ma in realtà vuole approfittare della sua fiducia per trarne vantaggio e poi tradirlo… Gli allievi sono attenti ad attraversare e trasmettere i giochi emotivi in scena, a volte esilaranti a volte amari, con l’aggiunta di un tocco astratto, di un’atmosfera a tratti sospesa e surreale che nei tagli della drammaturgia sembra forse promettere nuove ragioni per un diverso finale…
Con il Tartufo giunge a compimento l’anno accademico, l’ultima prova aperta in programma ... o forse no, non è una fine, ma un invito a proseguire, un collegamento con le nuove attività che vedranno protagonista la Nico Pepe nel periodo estivo allorché andranno in scena il nuovo spettacolo di Commedia dell’Arte con la regia di Claudio de Maglio e gli appuntamenti del Festival Internazionale di Scuole di Teatro/Safest 2022…
Restiamo dunque in contatto!!!

“Assenza sparsa” si afferma a Mittelyoung 2022

Siamo felici di darvi notizia di un ulteriore traguardo lusinghiero raggiunto anche quest’anno da nostri diplomati grazie ad un lavoro originale incisivo e coraggioso che si è imposto a Mittelyoung2022!

Infatti, gli allievi diplomati Luca Oldani e Jacopo Bottani - di Pan Domu Teatro - si affermano con “Assenza sparsa” e si aggiudicano la possibilità di salire sul palco di Mittelfest “Imprevisti” dal 22 al 31 luglio prossimi. Mittelyoung è il “festival nel festival” dedicato agli artisti under30 scelti da altrettanto giovani curatores che hanno vagliato le 148 domande arrivate da 20 diversi Paesi per arrivare alla rosa dei 9 spettacoli andati in scena tra Cividale e Gorizia e, adesso, ai tre vincitori finali, uno strumento con cui Mittelfest investe sulle nuove generazioni artistiche europee dando loro un sostegno concreto, anche economico.
“Assenza sparsa” tocca una tematica importante che aggiunge merito all’impresa dei nostri ragazzi; dalle note di regia leggiamo: <> "Assenza sparsa" porta il racconto emotivo e personale di un’esperienza nelle corsie di ospedale a fianco di un amico in coma, senza retorica, ma con grande sensibilità e ironia.
Gli allievi usciti dalla Nico Pepe non sono nuovi a questi exploit; già nell’edizione dell’anno scorso toccò a Klaus Martini vincere a Mittelyoung2021 con “P.P.P. ti presento l’Albania” spettacolo di successo che con delicatezza e pudore metteva in scena l’incontro immaginario fra un ventenne figlio di migranti albanesi e il Pier Paolo Pasolini de "Il sogno di una cosa".
Dunque… a presto, in bocca al lupo ai “nostri” ragazzi e ci vedremo tutti a Mittelfest 2022.

Pasolini e Cechov nelle attività della Nico Pepe

Con “Una cosa. Dialogo tra Pasolini e la generazione zeta”, trova il suo compimento il Corso Propedeutico dell’a.a. 2021/2022 con una bella e coinvolgente prova aperta finale che ha visto in scena i ventiquattro allievi iscritti guidati in questa ultima fase di approfondimento dal regista Andrea Collavino.

Il Corso propedeutico è stato ideato per accompagnare i ‘primi passi’ nell’incontro con le tecniche di formazione attoriali in modo graduale ed organico per offrire nel contempo un servizio di conoscenza e orientamento al mestiere dell’attore, la consapevolezza dei propri mezzi espressivi, delle proprie attitudini, e di quanto fa parte della didattica del teatro. Nel suo insieme di attività si è svolto nell’arco di cinque mesi dedicati alle discipline di base che formano l’attore: Training, Storia del Teatro, Danza contemporanea, Musica, Dizione… Lezioni curate dagli stessi docenti impegnati con il corso triennale della Nico Pepe su un percorso parallelo dedicato principalmente a tutti gli interessati che coltivano il desiderio di entrare in una scuola di teatro. La performance finale “Una cosa. Dialogo tra Pasolini e la generazione zeta” ha raccolto i frutti di un lavoro di improvvisazione teatrale, di scandaglio ed emersione di temi guida nati dal dialogo tra i ragazzi a partire dagli stimoli proposti dai riferimenti illustrati da Andrea Collavino: << Questo lavoro è un tentativo di indagine sulla generazione zeta, e anche su come questa si rapporti con la memoria e l’eredità di Pasolini. Cosa rimane del pensiero e del corpo di Pasolini in questa che è la società prefigurata da lui, ben prima che si vedessero le conseguenze del cambiamento in senso borghese dell’Italia? È un viaggio che prende spunto da alcuni testi poetici presi da “Poesia in forma di Rosa”. Le domande che poniamo a 24 ragazze e ragazzi, e che essi stessi si pongono, aprono i nostri occhi alle paure, ai pensieri, ai sentimenti e alle aspettative della generazione prossima a divenire responsabile del proprio e del nostro futuro. Per me infine è un confronto con le origini del mio lavoro iniziato vent’anni fa con “Il sogno di una cosa” e un punto da cui ripartire. >>

Corre intanto il corso triennale… con Maurizio Schmidt ospite prestigioso sul terzo anno di corso per un ciclo di lezioni dedicate a un capolavoro di tutti i tempi come “Il Gabbiano” di Anton Cechov. Schmidt è ospite fisso del corso di studi della Nico Pepe, già direttore della Scuola “Paolo Grassi” di Milano vanta una carriera di attore per il teatro e per il cinema oltre che di regista, pedagogo in molte scuole in Italia e all’estero e fondatore della compagnia teatrale Farneto Teatro. Il lavoro con gli allievi viene condotto a partire dal training di base secondo il metodo di Michail Cechov dedicato al “gesto psicologico” per poi passare all’analisi strutturale drammaturgica del testo e alle prove di improvvisazione delle diverse scene. Con il proseguire e approfondirsi del lavoro gli allievi mettono alla prova la propria creatività e fantasia e le tre fasi di lavoro, training-analisi-scene, tendono a mescolarsi e sovrapporsi… Accanto a questo si aggiungono delle sessioni di lavoro davanti alla macchina da presa con le quali allievi attori hanno modo di sperimentare la loro recitazione in un altro ambito, attraverso una fase finale di verifica del proprio lavoro che consiste nel rivedere le scene girate e prendere consapevolezza delle proprie particolarità, vocali ed espressive.

Siamo felici di tenervi aggiornati… intanto l’Accademia Nico Pepe continua la sua navigazione in scoperta e proposta di nuovi orizzonti teatrali…

Logo-Nico-Pepe-Cdm-2018-600x120

Contatti & Info

Largo Ospedale Vecchio, 10 33100 Udine

+39 0432 504340
[email protected]

2023 ©  Civica Accademia Nico Pepe - All Rights Res. - P.I. 02072190305

    Stay Social!

Privacy & Policy | art direction: LuckyDesign