Va in scena la Commedia dell’Arte con la Nico Pepe “S'era Amor si scoprirà” nell'ambito del cartellone teatrale promosso da ERT FVG a Muggia (15 febbraio), Talmassons (16 febbraio) e Polcenigo (17 febbraio).
“S'era Amor si scoprirà (La ridicola Commedia della Falsa Fantasma)” è il canovaccio originale di Commedia dell’Arte curato nella drammaturgia e regia da Claudio de Maglio, direttore della Nico Pepe. Sarà presentato in diverse piazze della regione nell'ambito delle stagioni teatrali promosse dall'Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia: si comincia il 15 febbraio a Muggia (teatro Verdi ore 20:45), il 16 a Talmassons (Auditorium comunale ore 20:45) quindi a Polcenigo il 17 febbraio (Teatro comunale, ore 21:00). Tutte le informazioni si trovano sul sito dell'Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia www.ertfvg.it o contattando biglietteria@ertfvg.it.
In scena gli allievi del terzo anno di corso: Michelangelo Baradel, Marcello Ciani, Diletta Cofler, Luca Galardini, Vincenzo Giordano, Leonardo Rigato, Simone Sbordi, Martina Spartà, Raffaella Valente, Susanna Zoccali. Infine, domenica 18 febbraio alle ore 12:00 presso la sede della Nico Pepe a Udine la replica conclusiva (si prega di prenotare) accademiateatrale@nicopepe.it)
Momento cruciale nel percorso didattico del triennio della Nico Pepe, la Commedia dell'Arte completa il lavoro di preparazione degli allievi attori sulle tecniche fondamentali di questa antica arte scenica, patrimonio autentico del teatro italiano: dalle Tecniche di costruzione della maschera di Stefano Perocco di Meduna, ai Canti di Commedia con Marco Toller. Segue poi il Training dell’Attore specifico a far nascere ciascun personaggio per poi passare al lavoro di Improvvisazione Teatrale con Claudio de Maglio e arrivare a presentare il canovaccio originale.
La drammaturgia è ambientata in un periodo storico cruciale che coincide con la caduta di Costantinopoli in mano a Turchi, siamo nel 1453, e segue la disinvolta politica diplomatica della Serenissima, padrona dei mari e pronta a stringere alleanze anche con il nemico per dar contro allo strapotere degli stati europei che contrastano la sua conquista della terraferma italiana.
Dentro questa cornice si svolge la storia che viene portata in scena, che parte dalla contesa di un castello disabitato disputato da due delle famiglie più potenti in Venezia: una retta da un Pantalone di nome Lucrezio de Bisognosi a capo di una grossa impresa alimentare che rifornisce l’esercito; l’altra invece tratta la fornitura di armi e munizioni ed è guidata da una Pantalona, Pancrazia de Frantumati.
In questo sfondo si aggira un Comandante dell’esercito della Repubblica di Venezia, tal Bartolomeo Colleoni, personaggio realmente esistito, che si incrocia con le storie di due Innamorate represse a causa delle mire espansionistiche delle loro famiglie e dai nuovi assetti politici e sociali che si andavano stabilendo a causa della caduta dell’Impero Romano d’Oriente.
C’è inoltre un Innamorato che arriva dal Katai, la leggenda di un fantasma (anche questa è tratta da una vicenda reale legata al castello di Gropparello) e poi gli immancabili Arlecchino, Colombina e Pulcinella. È una Commedia che parla di un grande cambiamento, un mutamento epocale che comporta il tentativo di costruire regole adatte al nuovo ordine sia economico che politico …
Affiancano la Civica Accademia i partner istituzionali, il Comune di Udine, la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, il Ministero della Cultura, ai quali si aggiunge il sostegno di Fondazione Friuli, oltre a Vettori Ultramondo che cura gli aspetti organizzativi.