Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2024

Premio Giovani Realtà 2024: I PREMIATI.

Progetti vincitori al Premio “Giovani Realtà del Teatro” promosso dalla Civica Accademia Nico Pepe

L'edizione 2024 del “Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro” ha riservato una lunga giornata ricca di emozioni, creatività, suggestioni che i tredici progetti selezionati hanno offerto al pubblico e alle giurie portando in scena i loro sogni nel cassetto, le loro tematiche più urgenti, offrendo spunti e lasciando intravedere i promettenti sviluppi per una messa in scena completata. Il Premio oltre al conferimento di una borsa di studio offre la possibilità di un confronto sia tra gli stessi partecipanti sia con i professionisti della scena nazionale presenti tra i componenti delle giurie.
In premessa alla consegna dei premi, Claudio de Maglio, direttore della Civica Accademia Nico Pepe, ha sottolineato che tutti i partecipanti sono meritevoli allo stesso livello, invitando il pubblico a fare un caloroso applauso ai gruppi arrivati da Lombardia, Veneto, Calabria, Campania, Toscana, Lazio, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia.

Quindi è seguita la consegna dei riconoscimenti a cura di Claudio de Maglio regista e attore, direttore della Civica Accademia d'Arte Drammatica Nico Pepe: il premio della Giuria artistica è stato assegnato a “If (sulle possibilità di un incontro” di Gaia Amico e Nicola Lorusso segnalandone il “promettente lavoro di ricerca,, la delicatezza nell'affrontare il tema della vecchiaia e il lavoro sulla precisione del gesto”. La giuria docenti della Nico Pepe ha attribuito il suo riconoscimento al progetto calabrese “Vurrìa” (Matteo Lombardo, con Diletta Vittoria Ceravolo, Mara Scarcella e Federica Sorace) segnalando “ la potenza espressiva e l'intensità emotiva con la quale si affronta il tema della violenza domestica”. Il progetto “Tecniche di lavoro di gruppo” (Pietro Cerchiello, Ariele Celeste Soresina) ha ottenuto il premio Monologhi e quello del pubblico, grazie “all'innegabile uso del tempo teatrale, del corpo e della voce in scena, rivelando capacità inventive e autoironia” . Il Premio del Direttore è stato assegnato ex-aequo a due progetti, “Doppia Emme” (Mauro Sole) e “Una Giocasta” (Andrea Mattei) entrambi monologhi che rivelano promettenti personalità attoriali. Menzione speciale al progetto “Manitou” (Lorenzo Leopoldo Egida, Carlotta De Amici, Ginevra Ghirimoldi, Chiara Romanato) dove la composizione lascia intravedere notevoli potenzialità di sviluppo. Infine è stato assegnato il premio degli allievi della Civica Accademia assegnato “Yuppie Education” (Letizia Buchini, Sara Baldassarre).
Le targhe sono state consegnate dai componenti delle giurie, quella artistica - Fabrizio Arcuri, regista e co-direttore artistico del CSS - Arturo Cirillo, regista, attore e direttore della Scuola del Teatro Nazionale di Napoli, Roberto Cocconi, danzatore e coreografo direttore della Compagnia di danza Arearea, Claudio de Maglio, Marco Sgrosso, regista e attore direttore della Compagnia “Le Belle Bandiere”, Hirohiko Soejima, esperto di danza contemporanea e musicista, Massimo Somaglino, attore e regista direttore del Teatri Stabil Furlan, Julie Stanzak coreografa, danzatrice, interprete storica del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch; dalla giuria docenti della Nico Pepe - Paola Bonesi, Gianni Cianchi, Valter Colle, Riccardo Lanzarone, Gabriele Mancini, Carlo Tolazzi, Marco Toller. Presenti alla cerimonia gli ospiti del Premio Alberto Bevilacqua, Direttore dell'Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, Michele Pagliaroni per il CTU “Cesare Questa” dell'Università di Urbino, Giacomo Sette per Settimo Cielo Residenze Artistiche di Roma, che hanno partecipato all'intera giornata di presentazione dei lavori.

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Theatre Academy Creative Space and Labs

Theatre Academy Creative Space and Labs (video)
Theatre Academy Creative Space and Labs mira a fare dell'Ex Oratorio del Cristo di Udine un polo culturale di rilievo. È il primo passo di un'iniziativa condivisa con il Comune di Udine partner di progetto per rivitalizzare il centro storico attorno alla Nico Pepe, incentivando incontro e collaborazione tra attori e performer. Previsti: stagione teatrale, masterclass e laboratori su Commedia dell'Arte e teatro danza e danza contemporanea in un contesto multidisciplinare.
L’iniziativa è sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia nell'ambito del bando PR FESR 2021-2027.

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prorogata all'8 ottobre la scadenza del Bando di Ammissione triennale 2024/2025

BANDO DI AMMISSIONE CORSO TRIENNALE PER ALLIEVI ATTORI
Sono aperte le iscrizioni per l’Anno Accademico 2024/2025 al Corso Triennale per Allievi Attori. Al corso possono accedere i giovani che alla data di scadenza dell’iscrizione abbiano un’età compresa fra i 18 e i 27 anni (eventuali deroghe ai limiti d’età saranno valutate dalla Direzione). Il titolo di studio richiesto è il diploma di scuola media superiore.
Prima fase
La domanda di ammissione alla prima fase, indirizzata alla Direzione della Civica Accademia, deve essere presentata entro l’8 ottobre 2024, utilizzando esclusivamente la procedura online accedendo alla pagina: https://
www.nicopepe.it/modulo-di-domanda-di-ammissione/
Dovrà essere allegata la seguente documentazione:
- autocertificazione relativa alla data ed al luogo di nascita, alla residenza ed al titolo di studio conseguito;
- 1 fotografia formato tessera (come quella per la carta d’identità, non sono ammessi altri formati);
- copia di un documento d’identità valido e codice fiscale;
- pagamento della tassa di iscrizione al provino di 70,00 Euro, da versare tramite bonifico bancario prima
della prova di ingresso;
Prove di ammissione
L’ammissione al corso è subordinata al superamento di una prova pratica d’ingresso consistente in:
- recitazione a memoria in italiano di un monologo tratto da testo teatrale di autore conosciuto, a scelta del candidato;
- prova di dizione a memoria di una poesia in italiano di autore conosciuto, a scelta del candidato/a; prove di lettura, movimento, voce e improvvisazione.
Il candidato potrà effettuare prove ulteriori ed aggiuntive rispetto a quelle prefissate. In tal caso dovrà farne espressa richiesta nella domanda di iscrizione, specificando esattamente le tipologie di prova aggiuntiva (es. canto, mimo, danza, prova di dizione in lingua friulana o in altre lingue a scelta, ecc.).
Le prove di ammissione avranno inizio dal 26 settembre 2024.
Seconda fase
Per coloro che hanno superato la prova pratica di ingresso è previsto un secondo momento di selezione di tipo laboratoriale che si svolgerà nei giorni 21, 22, 23 ottobre 2024, a conclusione del quale il candidato potrà essere ammesso al Corso Triennale per Allievi Attori (che inizierà a novembre 2024) oppure al Corso Propedeutico (inizio previsto a gennaio 2025).
Gli ammessi ai tre giorni di laboratorio sono tenuti al versamento di 50€ quale quota di partecipazione.
Ai fini dell'ammissione la Commissione richiede al candidato un Certificato medico di idoneità all’attività fisica con data non anteriore al 2024; si riserva inoltre la possibilità di richiedere un certificato medico attestante la funzionalità dell'apparato fonatorio.
A seguito dell’avvenuto superamento delle selezioni l’ammissione al corso è confermata e l’allievo è tenuto al pagamento della tassa di frequenza annuale (1.900,00 / millenovecento/00€)
Le lezioni curriculari si svolgeranno dal lunedì al venerdì. La frequenza è obbligatoria.
Il Direttore
della Civica Accademia d'Arte Drammatica “Nico Pepe” Claudio de Maglio
Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” / 33100 Udine L.go Ospedale Vecchio 10/2 accademiateatrale@nicopepe.it www.nicopepe.it Tel/fax +39 04321276911 Facebook/ Instagram: accademia nico pepe / X _NicoPepe

Niente come sembra

"Niente come Sembra" in tournée nelle Marche, a Urbino (28 luglio) e in Puglia a Mesagne (30 luglio).

Comunicato stampa:
Prosegue la marcia trionfale della Commedia dell’Arte con "Niente come Sembra" in tournée nelle Marche, a Urbino (28 luglio) e in Puglia a Mesagne (30 luglio).

"Niente come sembra" è il nuovo canovaccio originale di Commedia dell’Arte curato nella drammaturgia e regia da Claudio de Maglio, direttore della Nico Pepe.

Lo spettacolo di Commedia è un momento cruciale nel percorso didattico della Nico Pepe e porta a compimento il lavoro di preparazione degli allievi attori del secondo anno di corso sulle tecniche fondamentali di questa antica arte scenica, patrimonio autentico del teatro italiano: dalle tecniche di costruzione dalla maschera di Stefano Perocco di Meduna, ai canti di Commedia di Marco Toller; segue poi il Training dell’Attore specifico a far nascere ciascun personaggio fino alla magia interpretativa che definisce i caratteri di Pantalone, Arlecchino, Fiammetta, Pulcinella, Capitano, Dottore, Strega e Innamorati… per poi passare al lavoro di Improvvisazione Teatrale con Claudio de Maglio e arrivare a presentare il canovaccio originale, scritto su misura con i suoi rocamboleschi e irresistibili colpi di scena.

Il contesto storico in cui si svolge questa Commedia è la Guerra dei Trent’anni, quando l’Europa era un teatro di conflitti e continui cambiamenti a causa delle sfere d’influenza dei diversi imperi. L’area di riferimento è quella che dal territorio dei Laghi di Varese arriva fino alla Valtellina. La commedia, tra truffe e travestimenti, segue le vicende di due famiglie schierate l’una contro l’altra, capeggiate rispettivamente dal filo-spagnolo Messer Cromazio (Pantalone) e da un Dottore filo francese.La Commedia della Nico Pepe si ispira a eventi e fatti storici, facendoli convivere con personaggi mitici e racconti popolari per parlare del presente riempiendo i buchi della Storia con la materia del possibile: la stessa di cui sono fatti i sogni…
Soprattutto il sogno di un’Europa, di un Mediterraneo e di un pianeta in cui la parola “Pace” non sia così fuori moda come attualmente sembra.

La tournée prosegue trionfale con le repliche in programma nell'ambito della rassegna Festival#Piazze a Urbino ore 21,15 piazzetta del Castello di Schieti, e si concluderà in Puglia, ospiti dell'Estate Mesagnese organizzata dal comune di Mesagne nella corte del Palazzo Svevo Normanno (ore 21,15).

In scena gli allievi del secondo anno di corso: Giulio Bianchi, Silvia Cerchier, Iacopo Cesaria, Alvise Colledan, Erika Maria Cordisco, Massimo Filoso, Federica Garbarini, Santi Macarrone, Andrea Monteverdi, Siro Pedrozzi, Sara Volpi, Sara Wegher.
L’iniziativa condivisa con Vettori Ultramondo si avvale del sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dei Comuni partner di Tricesimo e Terzo d’Aquileia, della collaborazione con il comune di Bagnaria Arsa, della partecipazione come main partner, del Ministero della Cultura MIC e del Comune di Udine, ai quali si affianca la Fondazione Friuli.

info: Civica Accademia d'Arte Drammatica Nico Pepe, accademiateatrale@nicopepe.it, 0432 1276911

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Si è concluso SAFest2024: Il Fuoco della Passione.

Si è concluso SAFest2024: Il Fuoco della Passione.
Premessa
Si è appena conclusa la nona edizione di SAFest Summer Academy festival "Il Fuoco della Passione" che si è svolta dal 16 al 20 luglio ed ha visto convergere a Udine scuole di teatro provenienti dalla Cina, la Shanghai Theatre Academy, dal Burkina Faso (ESTG-CFRAV Ecole Supérieure de Théatre Jean-Pierre Guingané ) e dalla Galizia (ASADG Higher School of Performing Arts of Galicia) . A loro si sono uniti Julie Anne Stanzak storica componente della compagnia diretta da Pina Bausch del Tanztheater di Wuppertal e Paul Goodwin, attore e regista inglese interprete e pedagogo. Gli studenti delle scuole di teatro hanno partecipato all'intenso programma del Festival che prevedeva una Master Class con Julie Stanzak , accompagnata da Hirohiko Soejima per le atmosfere sonore, che si è articolata nell'arco dei cinque giorni, ed una serie di presentazioni delle rispettive istituzioni da parte dei docenti , che hanno inoltre offerto le loro sessioni di lavoro, con l'obiettivo di operare praticamente quello scambio di tecniche, saperi, discipline e cultura che costituisce il cuore di Safest. Questo spirito di collaborazione e ricerca si è poi riversato sul pubblico cittadino che ha aderito sempre numeroso, con serate da tutto esaurito per gli spettacoli presentati dai gruppi partecipanti, Paul Goodwin con il suo Macbeth, gli allievi della Nico Pepe con la Commedia dell'Arte e il racconto dalle Mille e una Notte, in una rutilante kermesse di lingue, storie e emozioni.

Il programma nei dettagli
Cerimonia di inaugurazione
SAFest si è aperto martedì 16 luglio con una cerimonia di conoscenza e presentazione, commentata nelle diverse lingue del festival – cinese, francese, inglese e italiano – e preceduta dall'apprezzato saluto di benvenuto di Tobias Biancone presidente dell'ITI Unesco Network for the Higher Education in the Performing Arts, che ha sottolineato il prestigio della Nico Pepe e la peculiarità di questa edizione del Festival, citando gli ospiti venuti da lontano, plaudendo all'iniziativa. Il direttore della Pepe e curatore artistico del Festival, Claudio de Maglio, ha dato il benvenuto illustrando finalità e contenuti, delineando il piano di lavoro. Nel corso del Festival ha poi accompagnato lo svolgersi delle diverse sessioni, introducendo agli eventi aperti al pubblico che hanno costellato queste giornate. Il festival si è giovato inoltre della presenza di interpreti e di sottotitoli che hanno reso fruibile sia le parti dedicate alle Master Class che gli spettacoli, approntando traduzioni dal cinese, dal francese, dal galiziano e inglese.

16 luglio
SAFest poi è iniziato con la prima coinvolgente sessione della Master Class di Julie Stanzak che è proseguita fino al primo pomeriggio: i partecipanti hanno quindi iniziato a familiarizzare con le partiture espressive dell'affascinante metodo di lavoro della docente. A seguire la Master Class di Luca Fusi regista e pedagogo presso la Paolo Grassi di Milano e la Nico Pepe, da anni presenza fissa della Scuola di Teatro del Burkina Faso. Ha presentato un esempio di training fisico e insieme a esercizi di improvvisazione a tema.
A conclusione della prima giornata, lo spettacolo di Commedia dell'Arte "Niente come sembra" drammaturgia originale e regia di Claudio de Maglio, protagonisti gli allievi attori del secondo anno di corso della Civica Accademia, ha inaugurato la parte degli eventi aperti al pubblico. Questa antica tecnica della tradizione teatrale italiana ha offerto agli ospiti e al folto pubblico presente un caloroso benvenuto attraverso le maschere e i personaggi caratteristici della Commedia. Lo spettacolo costituisce una peculiarità del percorso didattico della Nico Pepe, un biglietto da visita per le trasferte internazionali.

17 luglio
Mercoledì 17 luglio la sessione della Master Class di Julie Stanzak si è svolta la mattina, mentre nel pomeriggio si è tenuta la visita alla città riservata agli ospiti che accompagnati dalla storica dell'arte Diana Barillari hanno visitato alcuni spazi del centro storico. Sono stati poi accolti in visita al Visionario dove Sabrina Baraccetti presidente del Centro Espressioni Cinematografiche (CEC) ha illustrato loro il festival Far East e il direttore de Maglio ha raccontato agli ospiti di come Udine, pur essendo una piccola città, sia un un prezioso polo culturale per l'incontro tra popoli, anche grazie a iniziative come Far East Festival e SAFest.
Due gli appuntamenti aperti al pubblico, alle ore 19 il gruppo ESAD (Galizia) ha messo in scena "Parati", una performance interpretata da Sergio Camilo Barrantes Franco e Alexandra Rodríguez Trillo drammaturgia originale di Bañera Aboal Díaz. Il toccante contenuto dello spettacolo è stato affrontato con delicatezza, alternando momenti di leggerezza a altri di profonda intensità emotiva.
Alle 21 l'ospite speciale di SAFest, Paul Goodwin, ha portato in scena il suo "Macbeth Solo", uno spettacolo apprezzato e premiato nel 2023 al festival dei Solo di New York e motivo di orgoglio per la Nico Pepe, poiché il debutto è avvenuto in via sperimentale di studio, proprio a Safest nel 2022. Paul Goodwin che è da tempo una presenza fissa alla Pepe con il suo laboratorio dedicato a Shakespeare in lingua inglese, dopo un incipit nel quale ha declinato gli obiettivi che l'attore deve proporsi, ha magistralmente condotto il suo viaggio nel testo e nel personaggio di Macbeth, sintetizzandone i cinque atti in un crescendo che ha avvinto e entusiasmato.

18 luglio
Giovedì 18 luglio, dopo la consueta sessione di lavoro con Julie Stanzak, nel corso della quale il lavoro di gruppo si è intensificato arrivando a definire la forma delle prime improvvisazioni coreografiche, nel pomeriggio Paul Goodwin ha condotto la sua Master Class, riprendendo alcuni spunti emersi durante lo spettacolo, inoltre ha proposto il suo training fisico per potenziare il lavoro espressivo dell'attore.
Alle 19 sono andati in scena i due attori (Siebou Pooda, Issaka Zalle) del Burkina Faso che con la regia di Luca Fusi si sono cimentati nello spettacolo "Le Tigre" ispirato alle "Storie della Tigre" di Dario Fo. Siamo certi - vista l'intensità espressiva - che la loro interpretazione avrebbe sicuramente ottenuto il convinto apprezzamento del grande attore e autore, poiché la calibrata partitura dei movimenti, l'energia e l'emozionante immersione nel personaggio, hanno affascinato il pubblico presente, che ha espresso il suo gradimento con molto calore.

19 luglio
Venerdì 19 luglio la giornata si è concentrata sullo spettacolo "The Red Herring" presentato dalla Shanghai Theatre Academy, una prima nazionale per il pubblico italiano, poiché è rarissimo assistere a uno spettacolo di prosa interpretato da attori cinesi. Per SAFest lo spettacolo è stato adattato e rimodulato per integrarsi agli spazi della sala dell'Accademia, completamente trasformata con una delicata e avvolgente rivisitazione scenografica, che ha comunque rispettato la versione originale. Emozionante l'ascolto delle sonorità della lingua cinese che attraverso la magistrale interpretazione dei protagonisti, ha portato in scena il testo scritto da un autore francese, lontano dalla loro cultura, ma paradigmatico di una modalità di osservazione che vede l'Occidente attraverso gli occhi di un'altra civiltà. E' stato come guardarsi allo specchio e scoprire come gli altri ci vedono. Applausi e standing ovation da parte di un pubblico che ha seguito con attenzione e concentrazione un evento unico e avvincente. Da rilevare la cura adottata per ogni dettaglio, dalla recitazione alla scenografia e al disegno luci oltre alle atmosfere musicali realizzate dallo strumento in scena "zither cinese".

20 luglio
Sabato 20 luglio la Shanghai Theatre Academy ha presentato la propria istituzione, 3000 studenti, tre campus, quattro facoltà - Teatro, Cinema, Opera tradizionale cinese. A seguire è stata molto apprezzata da tutti i partecipanti la Master Class guidata da Zhang Xiao'ou (regista dello spettacolo) e Gao Ge (attrice e docente di recitazione). Nel pomeriggio si è avviata la preparazione per la Nelken Line che sotto la guida di Julie Stanzak alle ore 18 si è mossa con una ininterrotta fila di partecipanti per le strade del centro di Udine sulle note della musica di Louis Amstrong, che è diventata la colonna sonora di questo evento, lanciato dalla Pina Bausch Foundation. In via Mercatovecchio i partecipanti hanno presentato alla folla che si era accodata alla Nelken Line, il risultato di cinque giorni di preparazione, coreografie e improvvisazioni, nati durante le giornate del festival. Alle 20,30 gli allievi del terzo anno della Nico Pepe hanno presentato con intensità interpretativa ammirevole, il loro lavoro ispirato a una novella delle "Mille e Una Notte", "The jealous sisters", in lingua inglese, immergendo il pubblico in un'atmosfera esotica e ricreando la magia di un racconto affascinante in cui trionfano Amore e Giustizia.

Conclusione e primo bilancio

“E’ stato un festival meraviglioso, per il quale devo dire grazie a tutti gli ospiti presenti, allo staff, a tutti gli studenti dell’Accademia e ovviamente al pubblico che ci ha supportato – ha dichiarato il direttore della Nico Pepe e direttore artistico di SAFest, Claudio de Maglio –. E’ stato un evento in cui si è potuto toccare con mano quello che è l’obiettivo di una manifestazione come questa: dare la possibilità di assistere a tante performances diverse, apprendere modi differenti di avvicinarsi alla scena e soprattutto come ciascuno rielabora le informazioni fondamentali del fare Teatro, attraverso la propria cultura e la propria identità. E questo è un arricchimento enorme, perché ci fa comprendere come siamo tutti parte della stessa grande tribù, della stessa grande famiglia del Teatro. E poi tutti vogliamo una cosa: la pace tra i popoli, un argomento che oggi non sembra di moda, ma che invece deve tornare immediatamente in primo piano, una pace per la quale dobbiamo agire e impegnarci concretamente”.

Organizzato dalla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe, il SAFest 2024 è realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Udine (Udinestate 2024) e con il sostegno di Fondazione Friuli e del Ministero della Cultura, in collaborazione con la Compagnia di danza contemporanea Arearea, Associazione Danza e Balletto di Udine e CEC– Centro Espressioni Cinematografiche di Udine, Educandato Uccellis – Liceo scientifico internazionale cinese e Istituto comprensivo 3 di Udine.

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Niente come sembra

"Niente come sembra" è il nuovo canovaccio originale di Commedia dell’Arte curato nella drammaturgia e regia da Claudio de Maglio, direttore della Nico Pepe; maschere di Commedia a cura di Stefano Perocco di Meduna, canti a cura di Marco Toller.

La tournée toccherà le seguenti località l'8 luglio ore 21,00 a Privano di Bagnaria Arsa lascito Dal Dan, il 10 luglio a Terzo di Aquileia ore 21,00 Corte di palazzo Vianelli, l'11 luglio al Parco Moretti a Udine ore 18,30 per Udinestate, il 12 luglio ore 18,30 a Tricesimo in piazza Ellero di fronte al Municipio, il 16 luglio nuovamente a Udine per SAFest nell'Arena Nico Pepe alle 20,30. Infine lo spettacolo verrà rappresentantato nell'ambito della rassegna Festival#Piazze a Urbino ore 21,15 piazzetta del Castello di Chieti, e si concluderà in Puglia, ospiti dell'Estate Mesagnese organizzata dal comune di Mesagne nella corte del Palazzo Svevo Normanno (ore 21,15).
In scena gli allievi del secondo anno di corso: Giulio Bianchi, Silvia Cerchier, Iacopo Cesaria, Alvise Colledan, Erika Maria Cordisco, Massimo Filoso, Federica Garbarini, Santi Macarrone, Andrea Monteverdi, Siro Pedrozzi, Sara Volpi, Sara Wegher.
L’iniziativa condivisa con Vettori Ultramondo si avvale del sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dei Comuni partner di Tricesimo e Terzo d’Aquileia, della collaborazione con il comune di Bagnaria Arsa, della partecipazione come main partner, del Ministero della Cultura MIC e del Comune di Udine, ai quali si affianca la Fondazione Friuli.

La Nuova Commedia 2024 si ispira come da tradizione a eventi e personaggi realmente esistiti che però quest’anno si mescolano a personaggi “mitici” tratti dai racconti popolari dell’area di riferimento, il tutto condito da connessioni con l’attualità.

Lo sfondo storico è quello della guerra dei 30 anni quando l’Europa era teatro di conflitti, capovolgimenti e continui riassetti dei confini a causa delle sfere di influenza dei diversi Stati, Ducati, Principati, etc., etc., etc. … L’area è quella che dal territorio dei Laghi di Varese arriva fino alla Valtellina in cui ci fu una rivolta, proprio 400 anni or sono, tra contendentiFrancesi, Spagnoli e Svizzeri Grigioni. In tale contesto erano molto attivi il contrabbando con la Svizzera e i complotti orditi dai potenti di turno e Capitani di ventura spesso dediti a repentini “cambi di casacca”. Uno dei protagonisti di tali ribaltamenti fu Jürg Jenatsch considerato ancor oggi l’eroe dei Grigioni, personaggio che viene citato nella nostra Commedia assieme ad altre figure dell’epoca emerse dalla nostra ricerca come ad esempio il “pirata dei laghi”.

Troviamo dunque Pantalone/Messer Cromazio che opera il contrabbando e gestisce bische clandestine attraverso cui foraggia eserciti belligeranti, un Dottor Grimaldo filo Grigione che gli si oppone e vuole acquisire il Casinò Splendor appena messo in vendita, Innamorati sull’orlo di una crisi di nervi con aneliti libertari repressi a tal punto da non essere più riconoscibili neanche a loro stessi, servi balordi, un’imprenditrice vetraia Donna Massenzia ispirata ad un altro personaggio realmente esistito in Venezia(Marietta Barovier) ma che per noi diventa anche “maitresse” e ancora un libertino (Lavinio) che tra furti e raggiri annaspa cercando di galleggiare, un capitano spagnolo (Juan Pedro) che sbaglia tutte le missioni ed una serva “pasionaria” (Olivetta) e intraprendente cui si sommano la sbadata ma sensibile strega Heget “germanica” ed uno “spirito” del bosco, il Martoreo, che viene trasformato in essere umano per portare a termine il fondamentale compito di salvare il suo territorio dalla distruzione.

Breve sinossi
La storia si basa sulle peripezie di un certo un sacco trasportato nei boschi tra Italia e Svizzera da Arlecchino su ordine di Pantalone (Messer Cromazio) e che deve essere portato oltre confine. Il sacco dovrebbe contenere i proventi delle vincite del Casinò di Venezia e servire a foraggiare gli eserciti belligeranti ma viene intercettato da un oscuro mercenario, il Capitan Juan Pedro su ordine di Giacinto che spera di farlo rubare per ripagare i debiti di gioco poiché viene minacciato da Severigno il buttafuori del Casinò Splendor. Arlecchino scivola nel lago e il sacco finisce in un buco ma il Capitano scopre qualcosa d’altro che può renderlo molto ricco, deve ora però trovare un finanziatore per poter sfruttare quanto ha scoperto. In quel bosco Heget la Strega risveglia lo spirito del luogo, il Martoreo, per farsi aiutare ma non riesce a imbrigliare questa entità che sotto forma umana rischia di fare danni imprevisti alla Comunità. Il Casinò Splendor viene messo in vendita, e questo fatto risveglia le rivalità tra i due contendenti: Messer Cromazio da una parte e il Dottor Grimaldo dall’altra. Tra i locali che sono coinvolti in questo gioco rocambolesco vi sono Donna Massenzia e anche vetraia ma che una volta era tenutaria di una casa di piacere affiliata al Casinò e il classico baro, topo d’albergo, nonché piccolo truffatore che vive alla giornata grazie a raggiri e imbrogli. Una serie di eventi e colpi di scena fanno incontrare Eleuteria, figlia del Dottore con Giacinto, figlio di Messer Cromazio e poi Arlecchino con Olivetta serva del Dottore. Pian piano le trame si svelano e ciò che pareva essere in un modo si scoprirà essere tutt’altro regalandoci momenti d suspense e di poesia, scene esilaranti e ricche di emozioni. Al centro sta sempre l’uomo e le sue debolezze come il bisogno di prevalere, il demone del gioco, il possesso e la manipolazione delle menti più semplici. Ma nonostante tutti questi difetti l’unico vero antidoto imprevedibile è l’amore che riesce a restituire giustizia e creare un nuovo equilibrio. Perché? Perché niente e come sembra.

Luoghi citati: i laghi della zona di Varese, Gazzago Brabbia, Casinò Splendor (ispirato all’eco mostro che c’è a Campione d’Italia), l’Antro delle Sfingi (una serie di gallerie che forse una volta era, ai tempi della Commedia dell’Arte, una miniera d’argento).

Lo spettacolo di Commedia è un momento cruciale nel percorso didattico della Nico Pepe e porta a compimento il lavoro di preparazione degli allievi attori del secondo anno di corso sulle tecniche fondamentali di questa antica arte scenica, patrimonio autentico del teatro italiano: dalle tecniche di costruzione dalla maschera di Stefano Perocco di Meduna, ai canti di Commedia di Marco Toller; segue poi il lavoro con Claudio de Maglio Training dell’Attore specifico a far nascere ciascun personaggio fino alla magia interpretativa che definisce i caratteri di Pantalone, Arlecchino, Colombina, Pulcinella, Capitano, Dottore, Strega e Innamorati… per poi passare al lavoro di costruzione delle scene e di Improvvisazione Teatrale fino ad arrivare a presentare il nuovo canovaccio originale, scritto su misura con i suoi rocamboleschi e irresistibili colpi di scena.

La Commedia della Nico Pepe si ispira a eventi e fatti storici, facendoli convivere con personaggi mitici e racconti popolari per parlare del presente riempiendo i buchi della Storia con la materia del possibile: la stessa di cui sono fatti i sogni…
Soprattutto il sogno di un’Europa, di un Mediterraneo e di un pianeta in cui la parola “Pace” non sia così fuori moda come attualmente sembra.
Claudio de Maglio

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“Alamut. Il segreto della fortezza. Dietro la maschera del potere”

E' in arrivo il nuovo saggio-spettacolo a cura della Civica Accademia d'Arte Drammatica Nico Pepe “Alamut. Il segreto della fortezza. Dietro la maschera del potere”, che debutterà sabato 4 novembre alle ore 20.30 nella prestigiosa cornice offerta dal Teatro Nuovo Giovanni da Udine, dove i futuri attori a conclusione del loro percorso di formazione triennale si incontrano con la città. Il progetto di quest'anno comprende una importante novità, infatti per la prima volta lo spettacolo sarà replicato a Trieste al Teatro Stabile Sloveno il 7 novembre (ore 20.00) e il 9 novembre al Teatro comunale di Cormons (ore 20.30). Sotto la guida di Claudio de Maglio il nutrito cast di allievi attori (in scena se ne conteranno ben 30) si confronta con la messinscena teatrale, con drammaturgia originale, liberamente ispirata al bellissimo e avvincente romanzo "Alamut" dello scrittore sloveno Vladimir Bartol in cui si raccontano le vicende del persiano Hasan Sabbah (definito da Umberto Eco «affascinante, mistico e feroce») fondatore di una setta di derivazione dall’ismailismo sciita nota con il nome di “Assassini” e conosciuta in occidente grazie ai racconti di Marco Polo e Odorico da Pordenone. L’imprendibile rifugio della setta era il castello di Alamut a 1800 metri sul livello del mare, detto il "Nido dell'Aquila", situato sulla catena dell’Elburz in Persia. Da lì partivano i sicari per le loro missioni di morte dalle quali sapevano che non sarebbero ritornati vivi, ma che accettavano in cambio di una presunta salvezza eterna. La contemporaneità dei temi è attestata da un affresco della natura del potere che, per raggiungere i propri scopi, manipola le coscienze dei giovani, ricorrendo all'inganno per ottenere i propri risultati, esercitando in maniera anche violenta e cinica la coercizione. La narrazione procede incalzante come in una grande epopea shakespeariana, regalando momenti di poesia e forte tensione drammatica.
Il romanzo "Alamut", considerato il capolavoro di Vladimir Bartol (1938) prelude al dramma del secondo conflitto mondiale e individua una inquietante rappresentazione del potere che utilizza l'inganno e la finzione, per manipolare la realtà a proprio favore.
Oltre al cast (gli allievi diplomandi Enrico Brusi, Sofia Longhini, Francesca Maurino, Lorenzo Prestipino, Agata Alma Sala, Alessio Sallustio, Filippo Stella e quelli che entreranno al terzo anno di corso Michelangelo Baradel, Marcello Ciani, Diletta Cofler, Luca Galardini, Vincenzo Giordano, Leonardo Rigato, Simone Sbordi, Martina Spartà, Raffaella Valente, Susanna Zoccali e quelli ammessi al secondo anno Giulio Bianchi, Silvia Cerchier, Iacopo Cesaria, Alvise Colledan, Erika Maria Cordisco, Massimo Filoso, Federica Garbarini, Santi Maccarrone, Gregorio Maconi, Andrea Monteverdi, Siro Pedrozzi, Sara Volpi, Sara Wegher), molto numeroso anche lo staff dei collaboratori impegnati nell'allestimento, Paki Zennaro le musiche di scena, Claudio e Andrea Mezzelani per le scenografie, Naiem Abdulrazak per la consulenza culturale, per il disegno luci Stefano Chiarandini, i costumi di Emmanuela Cossar, consulenza arti marziali Luca Galardini e service tecnico OnStage di Andrea Saccomano.

L’iniziativa condivisa con Vettori Ultramondo si avvale del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia (Bando Eventi e festival ), dei partner - il Teatro Stabile Sloveno di Trieste, il comune di Cormons, il comune di Gorizia, l'Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei, la Società Filologica Friulana.
Affiancano l’attività della Nico Pepe i partner istituzionali quali il Comune di Udine, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il Ministero della Cultura e il prezioso sostegno di Fondazione Friuli.
Info e prenotazioni:
4 NOVEMBRE 2023 - ORE 20.30
UDINE TEATRO NUOVO GIOVANNI DA UDINE
info: Teatro Nuovo Giovanni da Udine
www.teatroudine.it / www.vivaticket.it

7 NOVEMBRE 2023 - ORE 20.00
TRIESTE TEATRO STABILE SLOVENO
info: Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe
accademiateatrale@nicopepe.it; tel 04321276911

9 NOVEMBRE 2023 - ORE 20.30
CORMONS TEATRO COMUNALE
info: Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe
accademiateatrale@nicopepe.it; tel 04321276911

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Per gli allievi di passaggio dal primo al secondo anno

Carissimi,
per lo spettacolo di fine triennio avrò bisogno di tante/i attrici/attori poiché il romanzo "Alamut" lo richiede .. allora come da regolamento e come già fatto in alcune precedenti occasioni ("Sogno di una notte di mezza estate") la “chiamata” si apre al primo corso che si avvia a diventare secondo… e poiché bisogna che lo diventi veramente per poter essere nella grande squadra, abbiamo pensato di portare i passaggi d’anno al 20 settembre pomeriggio alle 16,00 … ( non so se riusciremo a farvi passare tutti e in caso proseguiamo il 21 mattina)…
Datevi da fare dunque in quest’ultimo mese … perché se sarete prese/ presi al secondo anno poi si parte per la nuova avventura dal giorno dopo… un abbraccio a tutte/i e buon lavoro!
Claudio

soleri boso

Made in Nico Pepe. Da Udine al resto della penisola, l’invasione degli ultrapepi.

Fino a un decennio fa erano pochi esemplari. La prima generazione. Poi si sono moltiplicati. Ora li trovi ovunque. Festival. Rassegne. Stagioni. Non conti quasi più le loro produzioni. Cresciuti e diplomati dalla “Nico Pepe” – l’accademia teatrale che ha sede a Udine – sono qualcosa come un fenomeno.


Accademia Nico Pepe Udine – allievi in prova

Nico Pepe, chi è? chi era?
Sospetto che siano pochi oramai quelli che sanno chi era Nico Pepe. Se date un’occhiata a Google o Wikipedia, potrete scoprire che il suo nome è al centro di una costellazione nella quale trovano posto tanto l’Arlecchino di Strehler quanto Riso amaro di De Santis. Tanto Fritz Lang quanto lo Stabile di Torino. Nico Pepe – nato nel 1907, scomparso nel 1987 – aveva vissuto fino in fondo la stagione grande del teatro e del cinema del ‘900.

Ma a chi fa, e a chi vede teatro oggi, il nome di Nico Pepe racconta invece altro.

Racconta di attori che si sono formati nell’accademia teatrale di Udine, la città dove Nico Pepe era nato, e che oggi porta il suo nome. Racconta di compagnie che sono andate a formare la generazione recente del teatro italiano: Carrozzeria Orfeo, Vico Quarto Mazzini, Kepler 452, per fare nomi fra i più riconoscibili, ma aggiungerci subito dopo La Ballata dei Lenna, Scena Nuda, il più solistico Alex Cendron, il più internazionale Matteo Spiazzi. Per arrivare alle formazioni più recenti, che si fanno strada a forza di progetti e date da costruire giorno per giorno: L’Amalgama, ArtiFragili, per esempio. Fino ai nuovi battezzati dal diploma triennale, che già si organizzano per un’onorevole entrata nel mercato. Della professione teatrale, intendo.


Carrozzeria Orfeo - Miracoli metropolitani - ph Laila Pozzo

La generazione recente
Davvero non so se qualcosa accumuna il cinismo sornione con cui Carrozzeria Orfeo intesse le sue storie di instabilità umana (da Thanks for vaselina al recente Miracoli metropolitani) e la fuga nell’inesplorato assurdo di Daniil Charms, che ha fatto la fortuna di L’Amalgama (Saduros è un titolo, ma è anche un anagramma).

E non so se l’assai responsabile lavoro d’interprete che Alex Cendron porta avanti da anni (e si esprime adesso in Aquile randagie), sia lo stesso che Manuel Macadamia ha esercitato nella ricerca liquida da cui è nato il progetto multipiattaforma Lux. O lo stesso che Massimiliano di Corato mette nel teatro di narrazione di La nave dolce. Per non dire della particolare strada su cui si sono messi Nicola Borghesi, Paola Aiello, Lodo Guenzi.


Kepler 452 – Capitalismo magico – Nicola Borghesi e Lodo Guenzi

So invece che che il sigillo d’autenticità “Nico Pepe” è presente in tutti i loro curricola. E sempre più spesso lo vedo apparire anche nelle manifestazioni che segnalano nuove vocazioni di scena (come l’annuale Premio della rivista Hystrio). Lo ritrovo nei titoli che appaiono nei cartelloni dei festival che fanno scouting teatrale (In-Box, a Siena è uno di questi, ma anche Primavera dei Teatri a Castrovillari lo fa). E ciò mi riporta ad altri dei giovani nomi che ho visto crescere nella Nico Pepe.

Non è quindi un caso o una fortunata evenienza, se l’accademia di Udine sempre più spesso riesce a certificare talenti come faceva, fino allo scorso decennio, una didattica del teatro che aveva i suoi punti di riferimento solo a Roma e a Milano.

Lontano dalle metropoli, forse si studia meglio: più concentrazione, meno stimoli distraenti, e un punto di vista che non è solo quello concorrenziale. Chiunque voglia fare l’attore o l’attrice sa bene che l’offerta supera di molte misure la domanda. La diffusione, l’invasione direi, dei “Nico Pepe” ha insomma le caratteristiche del fenomeno.


L’Amalgama – Saduros – Caterina Bernardi e Gilberto Innocenti

Un festival per la “Nico Pepe”
Per sottolinearne la portata, proprio in questi giorni l’Accademia udinese chiama a raccolta molti dei suoi ex allievi, e per loro, e con loro, mette assieme un festival. Indispensabile anche come momento di incontro per tutti coloro che, dopo il diploma, hanno intrapreso percorsi nomadi. Come ai tempi della Commedia dell’arte.

Fino al 26 luglio il SAFest (Summer Academy Festival) mette in cartellone a Udine i risultati che questi giovani artisti hanno conseguito in due anni di lavoro teatrale, segnati dalle strette della pandemia, ma anche dagli sforzi fatti per uscirne. È un cartellone pieno di appuntamenti (li trovate elencati qui) e schiera molti nomi di compagnie in progressiva crescita. Come Sclapaduris (Attenti al loop), Collettivo Museco (Peregrinationes), Atlante (Do ut des), o la compagnia Raimondi-Iagulli (Opera Popz).


Sclapaduris – Attenti al loop, anatomia di una fiaba

Serata particolare poi, quella di domenica 25, quando, con tutti loro e sotto la guida di Julie Stanzak, prenderà avvio una Nelken Line, infinta sequenza in ricordo di un’invenzione indimenticabile di Pina Bausch. Una serpentina di gesti che si snoderà per il centro della città: l’invasione degli ultrapepi, praticamente.

PROMETEO PER MV E PICCOLO

Zeus, l'Aquila e Prometeo.


"Zeus l'Aquila e Prometeo" un progetto sul rapporto tra arte e scienza che intreccia teatro danza e musica, proposto dalla Nico Pepe nell'ambito di "Science in the City Festival ESOF 2020".
Ai nastri di partenza "Zeus l'Aquila e Prometeo" il progetto della Nico Pepe che è risultato tra i vincitori del bando "Science in the City festival ESOF 2020" promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia a sostegno del ricco calendario di iniziative artistiche e culturali che arricchiscono il prestigioso calendario di ESOF 2020 Trieste.

Lo spettacolo si avvale di una drammaturgia originale che è frutto delle suggestioni di diversi testi, da Eschilo a Goethe, ma anche delle storie di uomini e scienziati che come Galileo Galilei hanno trasformato i destini degli uomini. L'amore di Prometeo verso gli uomini e l'anelito della conoscenza sono temi sempre attuali ma in questi momenti si rivelano pregnanti e decisivi.

Lo spettacolo dopo il debutto a Udine il 29 agosto (ore 21, largo Ospedale vecchio) sarà a Terzo di Aquileia il 30 agosto ( ore 21, corte palazzo Vianelli), il 31 agosto a Trieste presso la SISSA (ore 21, anfiteatro della sede in via Bonomea 365), l'1 settembre a Monfalcone nell'ambito di Monfalcone Estate (ore 21, piazza Unità d'Italia) e infine a Gorizia il 2 settembre nel Teatro comunale "G.Verdi" (ore 20,30).

Oltre ai partners del progetto – i comuni di Udine, Trieste, Monfalcone, Gorizia, Aquileia, San Vito al Tagliamento – SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati Trieste, l'Università degli Studi di Udine, la Fondazione Aquileia, Direzione regionale Musei del Friuli Venezia Giulia MIBACT, l'evento ha ricevuto il patrocinio del comune di Terzo di Aquileia.

Prezioso il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e di Fondazione Friuli.

Il Progetto artistico

Il progetto artistico porta la firma di Claudio de Maglio che ha ideato un intreccio tra diverse discipline espressive: il testo si mescola al gesto e a tale proposito è stato prezioso l'incontro di Julie Anne Stanzak danzatrice storica del Thanztheater di Pina Bausch. Il lavoro da lei svolto ha permesso agli allievi di costruire un proprio personale vocabolario coreografico per veicolare le proprie emozioni e il vissuto che incontra trae alimento per costruire la storia.

Nelle parole di Claudio de Maglio la spiegazione del progetto che affronta il cruciale nodo del ruolo della conoscenza: "Scienziati e artisti condividono l’obiettivo di spingersi oltre i confini abbandonare convenzioni scontate e paure indotte per seguire la propria creatività magica scintilla in grado di nutrire un pensiero nuovo e che sia utile all’essere umano. Allo stesso modo queste visioni si scontrano con il potere, con la superstizione e i dogmatismi che cercano di opporsi allo slancio di innovazione ed evoluzione degli uomini. Lo scienziato ha come compagno il dubbio, e questo contrasta con il bisogno di certezze perché richiede il salto nel vuoto e una notevole dose di rischio nello spingersi oltre. La storia è costellata di tormenti, ricusazioni e punizioni, come per Giordano Bruno, Galileo e tanti altri. Il punto è che gli interrogativi non piacciono al potere che invece adotta misure di controllo e repressione attraverso il processare, l’inquisire, il condannare. Lo scienziato diventa allora colpevole di diffondere conoscenze che potrebbero minare quelle stesse fondamenta.

Così come Zeus punisce Prometeo per aver donato il fuoco della conoscenza agli uomini riscattandoli da un destino fatto di oscurità e ignoranza, allo stesso modo la storia della scienza è costellata di personaggi capaci di gettare il cuore oltre l’ostacolo e costruire ponti, offrire visioni nuove..

...Ci troviamo di fronte ad una svolta epocale e ci interroghiamo sull’etica poichè troppo spesso la tecnologia si è trasformata nella nuova assoluta divinità ribaltando i valori e costringendo l’essere umano ai suoi dictat e sostituendosi alla “magnifica imperfezione dell’uomo”. È Prometeo ad indicarci i valori, e a farsi carico della nostra fragilità perché se Zeus è il potere, se Prometeo è conoscenza, l’Aquila diventa il tormento e ciò che ci obbliga a interrogarci su quanto che stiamo facendo pro o contro l’umanità".

Molto ampia la composizione del cast che per la Nico Pepe prevede la presenza degli allievi del terzo anno di corso Pietro Cerchiello, Alessandro Colombo, Giulia Cosolo, Giacomo Andrea Faroldi, Girleine Garbaccio Bogin, Andreas Garivalis, Domenico Indiveri, Simone Isa, Andrea Maffetti, Maria Irene Minelli, Radu Murarasu, Pouria Jashn Tirgan, Sara Setti, Giacomo Tamburini.

Partners di progetto sono:
Comune di Udine, Comune di Trieste, Comune di Monfalcone, Comune di Gorizia, Comune di Aquileia, Comune di San Vito al Tagliamento, SISSA Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati Trieste, l'Università degli Studi di Udine, Fondazione Aquileia, Direzione Regionale Musei del Friuli Venezia Giulia MIBACT
Patrocinio
Comune di Terzo di Aquileia

Calendario tappe e modalità prenotazione

29 AGOSTO 2020 - ore 21 UDINE, Largo Ospedale Vecchio, accademiateatrale@nicopepe.it

30 AGOSTO 2020 – ore 21 TERZO DI AQUILEIA Corte Palazzo Vianelli, segreteria@comune.terzodiaquileia.ud.it

31 AGOSTO 2020 – ore 21 TRIESTE Anfiteatro SISSA via Bonomea 365, accademiateatrale@nicopepe.it

1 SETTEMBRE 2020 – ore 21 MONFALCONE, piazza Unità d'Italia Facebook Monfalconeventi

2 SETTEMBRE 2020 – ore 20,30 GORIZIA Teatro comunale "G.Verdi" www1.comune.gorizia.it/teatro dal 27/8 all'1/9

Per informazioni: tel. 0432.504340, accademiateatrale@nicopepe.it www.nicopepe.it, facebook/ accademianicopepe

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Contatti & Info

Largo Ospedale Vecchio, 10 33100 Udine

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