Chagall

Soirée 2^ corso

Soirée
a cura del secondo anno di corso
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Siamo lieti di presentare la Soirée del secondo corso. I nostri allievi in scena per la Soirée: la libertà che caratterizza questo evento ci offrirà l’opportunità di scoprire “dove battono i loro cuori”, quali urgenze catturano il loro interesse, quali testi attivano le loro energie… e tutto questo sarà presentato con la consueta freschezza e genuinità.

"Medea"

"Medea" a cura di Daniel Baush

presentiamo uno studio sulla “Medea” di Euripide, condotto da Daniel Baush, docente ospite proveniente dalla Scuola Dimitri di Verscio (Svizzera). Il lavoro rappresenta un primo approccio al testo, messo in scena dagli allievi del terzo anno con un taglio deciso e un originale scambio dei ruoli: in scena, infatti, si alterneranno sei 'Medee' e sei 'Giasoni'. Parallelamente, è stata svolta una ricerca sul ruolo del 'coro'. La messa in scena finale avrà un’impronta epica, asciutta, ma, allo stesso tempo questa serietà sarà intrecciata con una forma espressiva che lascia spazio anche a momenti di leggerezza e ironia.”

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"L'anima Buona del Sezuan"

"L'anima Buona del Sezuan"
a cura di Luciano Colavero
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­ Luciano Colavero, al termine del suo percorso di lezioni con gli allievi del secondo anno di corso presenta la lezione aperta finale dedicata a “L’anima buona di Sezuan” di Bertolt Brecht. Lo studio ha riguardato in particolare cinque scene e presenta i frutti nati da questo lavoro svolto su un'opera che esplora con acume e ironia i conflitti tra bontà e sopravvivenza in un mondo spietato. Attraverso esercizi pratici e improvvisazioni, ci immergeremo nei temi centrali del testo: la dualità dell'essere umano, la lotta tra altruismo e necessità, e le contraddizioni della società capitalistica.

ATTO DI DOLORE4_Foto Kevin Fabbri

"Atto di dolore"


Sabato scorso alla Nico Pepe abbiamo avuto il piacere di ospitare lo spettacolo “Atto di dolore” di e con Riccardo Lanzarone, nostro valente ex-allievo diplomato che apre con questa performance il suo periodo di lezioni alla Nico Pepe e conclude proprio a Udine la tournée che l’ha portato con successo in varie tappe in Italia. “Atto di dolore” è uno spettacolo che affronta il tema della mafia con potenza e sensibilità e l’interpretazione di Riccardo ha tessuto un racconto crudo ma poetico, portando in scena non solo la brutalità di tematiche difficili, ma anche il dramma umano di chi ne è complice e poi vittima … “Atto di dolore” ha proposto <…un viaggio dentro la mente di Leonardo Vitale, il personaggio protagonista, dai suoi primi passi nel modo mafioso al calvario del manicomio e delle torture fino al giorno in cui riacquista la libertà e viene ucciso da “cosa nostra” per aver violato le leggi dell’omertà.>

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CANTARE LA VOCE /CORSO INTRODUTTIVO

CANTARE LA VOCE CORSO INTRODUTTIVO
Docente | MARCO TOLLER 8 APRILE 2025 | MARTEDÌ ore 20.00


La nostra voce porta in sé la memoria del vissuto personale e la sua qualità rivela la relazione che siamo in grado di instaurare con noi stessi, gli altri e l’ambiente. Il suono può diventare uno strumento efficace di indagine e scoperta del nostro corpo, permettendoci di riconoscere e trasformare, attraverso il raffinamento della percezione sensoriale, i nostri modelli motori, posturali, respiratori ed emotivi.
Il fascino di questa esplorazione, procede di pari passo con il piacere dato dalla liberazione e dallo sviluppo del potenziale vocale insito in ognuno di noi, quasi come conseguenza inevitabile e naturale, senza forzature. In questo modo il nostro sistema vocale e la raffinata regolazione laringea, grazie alle sue complesse interconnessioni corporee (con orecchio, spazi di risonanza, organi sensoriali, sistema neurovegetativo e respirazione), possono diventare paradigma ordinatore per l’instaurarsi di una più efficiente funzionalità ed un rinnovato equilibrio psicofisico.
Qualsiasi sia l’ambito in cui desideriamo impiegare la nostra voce (per scopi artistici, necessità professionali, divertimento o per la quotidiana comunicazione) il rapporto tra suono e il corpo inteso come strumento vibrante, risulta ricco di risvolti affascinanti e rivelatore di risorse spesso ignote.
Cantare la Voce è un percorso frutto di un’esperienza più che ventennale di avvicinamento alla propria espressività vocale. Il corso introduttivo ha lo scopo di fornire le basi per un corretto e sano approccio all’emissione vocale fornendo gli strumenti necessari per una ricerca personale, affinabili poi nei successivi corsi di approfondimento. Il metodo di lavoro è articolato in esperienze collettive ed individuali, volte ad incentivare un naturale potenziamento dell’emissione vocale, attraverso lo sviluppo della percezione sensoriale del proprio e altrui suono.
Nel corso delle lezioni verranno affrontati i principi su cui si fonda la ricerca intrapresa quarant’anni fa dall’Istituto di Fisiologia Vocale Applicata di Lichtenberg® fondato da Gisela Rohmert: l’obiettivo è quello di stimolare l’ascolto e quindi la maturazione e il raffinamento delle strutture profonde del suono e della funzionalità vocale ad esso correlata. In questo modo la qualità di emissione migliora progressivamente senza sforzo e il rapporto con la voce parlata e cantata - e con la stessa espressione artistica - si trasforma, permettendo che il suono diventi veicolo di emozioni, ricco di energia e apportatore di armonia ed equilibrio.
Il corso si articola in 8 incontri settimanali di martedì ed è rivolto sia a coloro che non hanno mai avuto esperienze in precedenza ma desiderano avvicinarsi al mondo della voce, sia a coloro che ne fanno uso per la propria professione – cantanti, musicisti, insegnanti, attori, terapeuti, etc. – e desiderano approfondirne la conoscenza.
MARCO TOLLER, ha studiato composizione presso il Conservatorio “C. Pollini” di Padova, si è diplomato in organo e successivamente in musica corale e direzione di coro presso il Conservatorio “J. Tomadini” di Udine, parallelamente ha seguito il corso completo di studi presso l’Associazione Internazionale di Canto Gregoriano a Cremona. Dal 2000 ha orientato il proprio lavoro di ricerca sul suono seguendo l’approccio proposto dall’Istituto di Fisiologia Applicata di Licthenbergâ fondato da Gisela Rohmert e ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento. È docente regolare di tecnica vocale ed esercitazioni corali presso la Civica Accademia d’Arte Drammatica ‘Nico Pepe’ e direttore del coro dell’istituto. Nel 2008 fonda il gruppo di ricerca vocale Cantiere Armonico.

Anton-Cechov

“Zio Vanja” di Anton Cechov

venerdì 28 marzo alle ore 18,30

presentiamo alcune scene tratte da

“Zio Vanja” di Anton Cechov

a cura di Marco Maccieri

Prendiamo dalle note del lavoro in scena con gli allievi del terzo anno a cura di Marco Maccieri: “Uno studio su "Zio Vanja" di Anton Cechov, e sulle relazioni possibili e impossibili tra i personaggi di un testo drammatico.

L’obiettivo del lavoro fatto con gli allievi del terzo anno è stato l’apprendimento e la pratica dell'analisi attiva di un testo teatrale; il punto di partenza è stato il metodo di lavoro sul teatro psicologico elaborato da Stanislavskij, successivamente perfezionato dai suoi allievi Knebel e Vasiliev, e tradito dal sottoscritto. Tale metodo consiste nello studio delle situazioni proposte da un testo drammatico, e nella creazione delle relazioni e dei conflitti che lo possano fare accadere davanti a un pubblico. Un ingrediente importante è stato l'allenamento della capacità introspettiva degli attori, utile a far scoprire il loro potenziale emotivo attraverso la costruzione delle linee di relazione tra i personaggi. Il testo di lavoro scelto ha aiutato gli attori e le attrici a sviluppare la capacità di porsi in un atteggiamento ispirato e creativo nei confronti dei temi dell’autore, scoprendo il proprio gusto espressivo nell’interpretazione della drammaturgia. Per tutto il periodo è stato utilizzata la libera espressione del testo dell'autore per esplorare e scoprire le situazioni e i conflitti nascosti dalle parole del testo.

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“Punk Rock” di Simon Stephens

venerdì 28 marzo alle ore 15,30

presentiamo improvvisazioni teatrali tratte da

“Punk Rock” di Simon Stephens

a cura di Alex Cendron

Con gli allievi del secondo anno il percorso di lezioni a cura di Alex Cendron di "Pragmatica della Scena" affronta l’esplorazione dell’azione secondo vie interdisciplinari e mira a offrire ad attrici e attori strumenti concreti di approccio e analisi al testo teatrale, in un’ottica di autonomia e consapevolezza del proprio lavoro di costruzione del personaggio. Il lavoro sul testo “Punk Rock” di Simon Stephens – scelto per la sua intensità relazionale e il forte carico di tensione scenica – si affianca a esercizi e attività di sperimentazione che mirano alla ricerca e costruzione di un vocabolario condiviso: concetti come “azione”, “movimento”, gesto e scopo diventano strumenti di analisi e di pratica, utili a rendere il proprio stare in scena più consapevole, attivo e radicato. Il percorso invita ad abitare la scena come spazio di relazione viva e trasformazione personale e della realtà.

ATTO DI DOLORE4_Foto Kevin Fabbri

Atto di dolore


Il 29 marzo 2025 alle ore 20:30

Siamo felici di presentare lo spettacolo

Atto di dolore
Di e con Riccardo Lanzarone

Musiche originali Valerio Daniele

Aiuto regia Barbara Petti Scene Paolo Romanini

Costumi Chiara Pettenati Luci Silvia Baiocchi

Produzione Solares Fondazione delle Arti - Teatro delle Briciole
Col sostegno del Trac Residenze Teatrali - Factory Compagnia Transadriatica

Leonardo Vitale nasce in una famiglia affiliata a cosa nostra, lo zio paterno Giovanbattista detto “Titta” è alla guida della cosca mafiosa di Baida dove Leonardo si forma come uomo di mafia trovandosi anche costretto a uccidere.
Il 29 marzo 1973 dovrebbe essere una data storica per l’Italia, ma in realtà nessuno la ricorda, pochi ne hanno parlato, tranne Giovanni Falcone 20 anni dopo.

Quel giorno Vitale si presentò alla questura di Palermo e dichiarò che stava attraversando una crisi religiosa e intendeva cominciare una nuova vita; si autoaccusò di due omicidi, di un tentato omicidio, di estorsione e di altri reati minori, e fece i nomi di Salvatore Riina, Giuseppe Calò, Vito Ciancimino ed altri mafiosi, collegandoli a precise circostanze, e rivelò per primo l'esistenza di una "Commissione", descrivendo anche il rito di iniziazione di cosa nostra e l'organizzazione di una famiglia mafiosa.

Quelle dichiarazioni lo trasformarono nel primo e ultimo “pentito di mafia”, i casi noti degli anni ottanta e novanta hanno un’altra natura e un altro nome e sono passati alla storia come “collaboratori di giustizia”: mi pento per avere in cambio la protezione, mia e della mia famiglia. Leonardo Vitale si pente in preda a una crisi religiosa, vuole chiedere scusa a Dio, denuncia per pulirsi la coscienza e ricominciare una vita nuova.

Quelle dichiarazioni portarono all'arresto di quaranta mafiosi delle borgate palermitane, ma la metà di questi si resero latitanti o furono rilasciati qualche tempo dopo per insufficienza di prove...

ATTO DI DOLORE vuole essere un viaggio dentro la mente di quest’uomo, dai suoi primi passi nel modo mafioso al calvario del manicomio e delle torture fino al giorno in cui riacquista la libertà e viene ucciso da cosa nostra per aver violato le leggi dell’omertà.


L'ingresso allo spettacolo è libero, vi preghiamo di prenotare con un messaggio a: info@nicopepe.it

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"Il Rimedio che ti cambia..."

Il 19 marzo alle ore 18,30 presentiamo "Il Rimedio che ti cambia..." scene dalla nuova Commedia dell'Arte 2025 a cura di Claudio de Maglio con gli allievi del II anno di corso.

Come ogni anno la nuova Commedia prende lo spunto da un fatto storico realmente accaduto agli inizi del sedicesimo secolo in Sicilia quando vi furono rivolte tra filo francesi e filo spagnoli… La Storia ci dice che il Viceré Moncada a Palermo decise di non comunicare che il Re era morto per poter mantenere la sua carica e mettere in pratica il suo piano: più spese per armare un esercito cercando di trasformare la Sicilia, che era considerata una piattaforma militare galleggiante, in una vera e propria fortezza armata belligerante. Si adduceva come scopo per questa ingente corsa agli armamenti le possibili invasioni dell’epoca. Come sempre la Storia ci mostra i legami con l’attualità ma il gioco della Commedia inserisce, tra le pieghe degli accadimenti reali, la fantasia che ci garantisce sorprendenti colpi di scena.

Animano questo nuovo Canovaccio di Commedia dell’Arte i vari personaggi: Don Calogero (Pantalone) poi Peppinello ( Pulcinella) e il Dottor Bologna ( vi è personaggio realmente esistito con questo nome) il Magnifico, un losco figuro che sbarca in Sicilia in incognito per sparigliare gli accordi tra diverse fazioni, e poi un Capitano di origini albanesi e gli Innamorati sull’orlo di una crisi di nervi e i servi Arlecchino e Colombina che cercano di barcamenarsi in questo continuo impazzare di eventi… tutti sono coinvolti in un esilarante vortice di cui presenteremo alcune scene.

Ingresso Libero; è gradita la prenotazione 👉 : info@nicopepe.it

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Primavera in Accademia. Spazi Creativi marzo 2025, Oratorio del Cristo, largo Ospedale Vecchio Udine

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Primavera in Accademia. Spazi Creativi marzo 2025, Oratorio del Cristo,
largo Ospedale Vecchio Udine

10 marzo ore 18,30 Soirée con gli allievi del III corso

14 marzo ore 12,30 Dimostrazione aperta del laboratorio condotto da Luca
Fusi
con gli allievi del I corso, alle 18,30 Dimostrazione aperta del
laboratorio condotto da Fabio Alessandrini con gli allievi del III anno

19 marzo ore 18,30 "Il Rimedio che ti cambia..." scene dalla nuova
Commedia dell'Arte 2025 a cura di Claudio de Maglio con gli allievi del
II anno

26 marzo ore 18,30 "Il gesto sonoro: l'architettura invisibile della
voce tra articolazione e risonanza"
conferenza a cura di Marco Toller

27 marzo ore 18,30 Soirée con gli allievi del I anno

28 marzo ore 15,30 lezione finale aperta a cura di Alex Cendron con gli allievi del secondo anno di corso;
28 marzo ore 18,30 lezione finale aperta a cura di Marco Maccieri con gli allievi del secondo anno di corso;

29 marzo ore 20,30 spettacolo "Atto di Dolore" di e con Riccardo
Lanzarone, musiche originali Valerio Daniele, aiuto regia Barbara
Petti, scene Paolo Romanini, costumi Chiara Pettenati, luci Silvia
Baiocchi. produzione Solares Fondazione delle Arti-Teatro delle Briciole
Parma, con il sostegno di Trac Residenze Teatrali - Factory Compagnia
Transadriatica.

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Contatti & Info

Largo Ospedale Vecchio, 10 33100 Udine

+39 0432 504340
accademiateatrale@nicopepe.it

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