Settimo Continente

Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 12a ed. 2019

BANDO DI AMMISSIONE

 1 – OBIETTIVI

Con il progetto PREMIO NAZIONALE GIOVANI REALTÀ DEL TEATRO la Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” intende creare opportunità di promozione e inserimento nel mondo dell’attività teatrale per giovani compagnie, attori, registi, drammaturghi, nella consapevolezza delle difficoltà che incontrano per riuscire ad esprimere la propria creatività e a ritagliare spazi nel mondo della professione.

Link al Bando e alla scheda >https://www.nicopepe.it/wp-content/uploads/2019/11/pdf-bando-premio-2019-XII-ed-.pdf

2 – TEMPI E MODALITA' DI SVOLGIMENTO DELLA MANIFESTAZIONE

La manifestazione si svolgerà a Udine nella giornata del 15 dicembre 2019. Le esibizioni avranno luogo presso la sede della Nico Pepe.

3 – REQUISITI E NORME DI PARTECIPAZIONE

Al concorso possono partecipare compagnie composte da giovani (entro i 35 anni) che non abbiano il riconoscimento ministeriale e inoltre attori, danzatori (performers) registi, drammaturghi fino al 35° anno di età. Le proposte dovranno riguardare progetti inediti, o comunque non ancora rappresentati nella forma per la quale si chiede l’iscrizione. Le selezioni saranno a cura della direzione della Civica Accademia Nico Pepe e di alcuni membri delle giurie. Le domande di ammissione devono pervenire tramite la scheda di partecipazione compilata entro il 24 novembre 2019, corredata da titolo e descrizione del progetto con i nomi, età dei partecipanti e i loro curriculum (sintetici), le note di regia e videoripresa (DVD/Youtube...) di prove ai seguenti indirizzi: premiogiovaniteatro@nicopepe.it; oppure Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe”, Largo Ospedale Vecchio 10/2 – 33100 Udine Tel. e Fax 0432.504340; La scheda di partecipazione è scaricabile dal sito www.nicopepe.it Non è prevista una quota di iscrizione.

 4 – IN CASO DI SELEZIONE

Una volta superata la prima selezione i gruppi verranno invitati a presentare una eventuale documentazione più dettagliata. Nella data del 15 dicembre 2019 avrà luogo il Premio. Ciascun partecipante selezionato presenterà uno studio del proprio progetto della durata massima di 20 minuti, per i gruppi, e di 10 minuti per i monologhi. La presenza dei partecipanti è da considerarsi obbligatoria durante la giornata di svolgimento del Premio. Al termine delle presentazioni verranno proclamati i vincitori selezionati dalla commissione giudicatrice.

5 – COMMISSIONE GIUDICATRICE

La commissione giudicatrice (Giuria Artistica) composta da operatori del settore a livello nazionale (attori, registi, danzatori), i cui componenti sono scelti tra rappresentanti delle realtà teatrali produttive, distributive e istituzionali nazionali e della regione Friuli Venezia Giulia, segnalerà una rosa di tre progetti e attribuirà un premio per il progetto vincente. Verrà inoltre istituito un premio del pubblico. È prevista anche la costituzione di una Giuria Giornalisti, una Giuria Docenti e una Giuria Allievi della Civica Accademia Nico Pepe.

6 – PREMI

Sono previsti i seguenti premi: Premio della Giuria Artistica, della Giuria Giornalisti, dei Docenti della Nico Pepe, Premio al miglior monologo per un montepremi totale di 5.000 €. Il Premio, inoltre, si aprirà:

una sessione a tutela e valorizzazione delle lingue e culture minoritarie come lo stesso Friulano, lo Sloveno in un’ottica “glocal” istituendo pertanto un premio speciale per il progetto che si focalizzi e dimostri tale attenzione verso una di queste lingue o ambienti culturali.

Sono previsti riconoscimenti per i premi del Pubblico e degli Allievi dell'Accademia Nico Pepe.

7 — RESIDENZA

Il Premio si avvale della partnership con Periferie Artistiche - Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio che offre a uno dei progetti finalisti un periodo di residenza di 15 giorni da effettuarsi nel 2020, presso la sede di Settimo Cielo, Arsoli (RM) Teatro Comunale La Fenice (con il contributo di MiBACT e Regione Lazio).

Al progetto vincitore del Premio della Giuria Artistica è offerta la possibilità di esibizione, nella sua veste ultimata, in occasione della successiva edizione del Premio Giovani Realtà del Teatro. Inoltre, l’artista/gli artisti vincitori potranno, su richiesta, godere di una sala prove offerta gratuitamente per un periodo compatibile con le esigenze della Civica Accademia e di circa 15 giorni, che consentirà di perfezionare il progetto in vista della rappresentazione a Udine. Tutti i progetti vincitori delle diverse categorie avranno la possibilità di essere seguiti nelle diverse fasi di allestimento attraverso incontri formativi su richiesta e tutoraggio riguardanti l'aspetto creativo e artistico. L'Accademia inoltre garantirà la promozione delle opere vincitrici attraverso i propri canali di comunicazione: ufficio stampa, newsletter e social networks.

Claudio de Maglio

Monastero Ghelati

Claudio de Maglio al Festival di Poti in Georgia/luglio 2018

Il ritorno in Georgia nello scorso fine luglio 2018 è stato un altro tuffo nella storia, nella bellezza dei paesaggi e nella calda accoglienza della sua gente. L’occasione era il Festival Internazionale dei Teatri Regionali di Poti sul mar Nero dove avremmo portato lo spettacolo di Commedia dell’Arte tratto da “Love’s labor lost” di Shakespeare prodotto a Tbilisi con attori georgiani e il fatto di essere atterrato proprio a Tbilisi mi ha restituito il senso del viaggio, l’attraversare paesaggi che cambiano, climi diversi e odori, sapori che mi sono diventati familiari. I giorni del festival scorrono velocissimi tra interviste prove e spettacoli... un’atmosfera piacevolissima creata con sapienza dall’attrice giustamente amata Nìneli Chankvetadze, assistita da Nana Tutberidze e da Beka Jumutia infaticabili nel cercare di far sentire gli ospiti a proprio agio e far girare il grande meccanismo del festival.
A noi ospiti capitava di incontrare colleghi teatranti  provenienti non solo da tutta la Georgia ma anche da Russia, Polonia, Stati Uniti d’America etc etc ... Nìneli è anche riuscita  a organizzare, nonostante il poco tempo a disposizione, una gita a Kutaisi, bellissima città dell’antica Colchide attraversata dal fiume che una volta si chiamava Pasis e adesso Rioni. Vedendo le sue acque gorgoglianti ho immaginato Giasone e gli argonauti risalire la corrente a tratti tumultuosa con la loro nave alla ricerca del vello d’oro... (hanno fatto nel 1984 un esperimento ricostruendo una nave coi metodi di allora e ci sono riusciti!). Li ho immaginati giovani scapestrati, come Pasolini me li aveva figurati nel suo bellissimo e struggente film, arrivare proprio qui e conquistare l’amore di Medea che Euripide volle presentarci, infanticida per vendetta, ma che invece qui raccontano in modo diverso... Medea va riabilitata e molti nei tempi, anche piuttosto recenti, hanno tentato di farlo, ma spetta ai georgiani raccontarcelo attraverso un gesto di arte drammatica contemporanea che attendo con curiosità e interesse.
Abbiamo visitato oltre alla città, con un suo teatro  notevolissimo, anche il vicino sito Ghelati, complesso architettonico e monastero voluto nell’undicesimo secolo dal re Davide quarto, l’uomo che fu canzonato dai vicini regnanti come “re dei boschi” ma che di fatto riuscì a riunire la Georgia come unica Patria sotto di sé.. un uomo pare di statura fisica elevatissima e infatti la sua lunga tomba si trova all’ingresso di questo sito bellissimo e di grande pace tra le alture, immerso nella natura. Re Davide volle che la sua tomba venisse posta all’ingresso per essere calpestata nei secoli come gesto di umiliazione allo scopo di espiare i delitti commessi in vita...  Abbiamo poi visitato le “cave di Prometeo“ un lungo cammino con guida nelle viscere della terra tra stalattiti e stalagmiti che delineano forme di grandissima suggestione e illuminate con molta sapienza. Sarebbe bello che l’Ente Turismo georgiano promuovesse un concorso per dare un nome ad alcune di queste formazioni (in una per esempio ci ho visto le guglie della “Sagrada Familia” celebre cattedrale di Gaudì a Barcellona ma chissà quante altre proposte potrebbero esserci) e credo potrebbe attrarre ancora più visitatori pur avendone già parecchi.
Ritorniamo al festival di Poti e alla Commedia Italo-Georgiana che ha avuto accoglienza calorosissima e che fa sperare ulteriori progetti condivisi. Questa esperienza mi ha dato molte riflessioni sul teatro, sulle motivazioni che ci spingono verso quest’arte e sul senso dell’incontro tra culture. Ne sono arricchito.  Ritorno a Tbilisi e mi reimmergo nella sua storia e nella sua bellezza ammaliante. Visito il Museo Statle della Georgia Janashia dove si trova il tangibile segno che la nostra storia di umani è iniziata da queste parti, in queste terre 1.700.000 anni fa e non in Africa... poi vedo i segni di civiltà antiche e gioielli preziosi e manufatti in oro... allora capisco ancora di più quel risalire di Giasone e dei suoi compari alla ricerca dell’oro georgiano e per dirla di nuovo con Pasolini “ciò che è mitico è realistico”... ne colgo il tangibile e concreto anelito dei conquistatori, almeno ora mi sembra più chiaro. La Georgia è una culla di civiltà ed ecco perché tutti l’hanno sempre cercata amata conquistata deturpata frammentata e sottomessa... ecco perché ha avuto solo tre anni di vera indipendenza nella sua ultramillenaria storia (dal 1918 al 1921) e che oggi ancora cerca di difendere con onore e dignità ma anche con la grazia dei suoi abitanti. Allora se in Georgia può accadere di ritrovare le proprie origini siamo tutti un po’ georgiani.

Claudio de Maglio

spettacolo al Festival di Poti

Monastero di Ghelati

Caverne di Prometeo

Caverne di Prometeo

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