Niente come sembra

"Niente come Sembra" in tournée nelle Marche, a Urbino (28 luglio) e in Puglia a Mesagne (30 luglio).

Comunicato stampa:
Prosegue la marcia trionfale della Commedia dell’Arte con "Niente come Sembra" in tournée nelle Marche, a Urbino (28 luglio) e in Puglia a Mesagne (30 luglio).

"Niente come sembra" è il nuovo canovaccio originale di Commedia dell’Arte curato nella drammaturgia e regia da Claudio de Maglio, direttore della Nico Pepe.

Lo spettacolo di Commedia è un momento cruciale nel percorso didattico della Nico Pepe e porta a compimento il lavoro di preparazione degli allievi attori del secondo anno di corso sulle tecniche fondamentali di questa antica arte scenica, patrimonio autentico del teatro italiano: dalle tecniche di costruzione dalla maschera di Stefano Perocco di Meduna, ai canti di Commedia di Marco Toller; segue poi il Training dell’Attore specifico a far nascere ciascun personaggio fino alla magia interpretativa che definisce i caratteri di Pantalone, Arlecchino, Fiammetta, Pulcinella, Capitano, Dottore, Strega e Innamorati… per poi passare al lavoro di Improvvisazione Teatrale con Claudio de Maglio e arrivare a presentare il canovaccio originale, scritto su misura con i suoi rocamboleschi e irresistibili colpi di scena.

Il contesto storico in cui si svolge questa Commedia è la Guerra dei Trent’anni, quando l’Europa era un teatro di conflitti e continui cambiamenti a causa delle sfere d’influenza dei diversi imperi. L’area di riferimento è quella che dal territorio dei Laghi di Varese arriva fino alla Valtellina. La commedia, tra truffe e travestimenti, segue le vicende di due famiglie schierate l’una contro l’altra, capeggiate rispettivamente dal filo-spagnolo Messer Cromazio (Pantalone) e da un Dottore filo francese.La Commedia della Nico Pepe si ispira a eventi e fatti storici, facendoli convivere con personaggi mitici e racconti popolari per parlare del presente riempiendo i buchi della Storia con la materia del possibile: la stessa di cui sono fatti i sogni…
Soprattutto il sogno di un’Europa, di un Mediterraneo e di un pianeta in cui la parola “Pace” non sia così fuori moda come attualmente sembra.

La tournée prosegue trionfale con le repliche in programma nell'ambito della rassegna Festival#Piazze a Urbino ore 21,15 piazzetta del Castello di Schieti, e si concluderà in Puglia, ospiti dell'Estate Mesagnese organizzata dal comune di Mesagne nella corte del Palazzo Svevo Normanno (ore 21,15).

In scena gli allievi del secondo anno di corso: Giulio Bianchi, Silvia Cerchier, Iacopo Cesaria, Alvise Colledan, Erika Maria Cordisco, Massimo Filoso, Federica Garbarini, Santi Macarrone, Andrea Monteverdi, Siro Pedrozzi, Sara Volpi, Sara Wegher.
L’iniziativa condivisa con Vettori Ultramondo si avvale del sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dei Comuni partner di Tricesimo e Terzo d’Aquileia, della collaborazione con il comune di Bagnaria Arsa, della partecipazione come main partner, del Ministero della Cultura MIC e del Comune di Udine, ai quali si affianca la Fondazione Friuli.

info: Civica Accademia d'Arte Drammatica Nico Pepe, accademiateatrale@nicopepe.it, 0432 1276911

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Si è concluso SAFest2024: Il Fuoco della Passione.

Si è concluso SAFest2024: Il Fuoco della Passione.
Premessa
Si è appena conclusa la nona edizione di SAFest Summer Academy festival "Il Fuoco della Passione" che si è svolta dal 16 al 20 luglio ed ha visto convergere a Udine scuole di teatro provenienti dalla Cina, la Shanghai Theatre Academy, dal Burkina Faso (ESTG-CFRAV Ecole Supérieure de Théatre Jean-Pierre Guingané ) e dalla Galizia (ASADG Higher School of Performing Arts of Galicia) . A loro si sono uniti Julie Anne Stanzak storica componente della compagnia diretta da Pina Bausch del Tanztheater di Wuppertal e Paul Goodwin, attore e regista inglese interprete e pedagogo. Gli studenti delle scuole di teatro hanno partecipato all'intenso programma del Festival che prevedeva una Master Class con Julie Stanzak , accompagnata da Hirohiko Soejima per le atmosfere sonore, che si è articolata nell'arco dei cinque giorni, ed una serie di presentazioni delle rispettive istituzioni da parte dei docenti , che hanno inoltre offerto le loro sessioni di lavoro, con l'obiettivo di operare praticamente quello scambio di tecniche, saperi, discipline e cultura che costituisce il cuore di Safest. Questo spirito di collaborazione e ricerca si è poi riversato sul pubblico cittadino che ha aderito sempre numeroso, con serate da tutto esaurito per gli spettacoli presentati dai gruppi partecipanti, Paul Goodwin con il suo Macbeth, gli allievi della Nico Pepe con la Commedia dell'Arte e il racconto dalle Mille e una Notte, in una rutilante kermesse di lingue, storie e emozioni.

Il programma nei dettagli
Cerimonia di inaugurazione
SAFest si è aperto martedì 16 luglio con una cerimonia di conoscenza e presentazione, commentata nelle diverse lingue del festival – cinese, francese, inglese e italiano – e preceduta dall'apprezzato saluto di benvenuto di Tobias Biancone presidente dell'ITI Unesco Network for the Higher Education in the Performing Arts, che ha sottolineato il prestigio della Nico Pepe e la peculiarità di questa edizione del Festival, citando gli ospiti venuti da lontano, plaudendo all'iniziativa. Il direttore della Pepe e curatore artistico del Festival, Claudio de Maglio, ha dato il benvenuto illustrando finalità e contenuti, delineando il piano di lavoro. Nel corso del Festival ha poi accompagnato lo svolgersi delle diverse sessioni, introducendo agli eventi aperti al pubblico che hanno costellato queste giornate. Il festival si è giovato inoltre della presenza di interpreti e di sottotitoli che hanno reso fruibile sia le parti dedicate alle Master Class che gli spettacoli, approntando traduzioni dal cinese, dal francese, dal galiziano e inglese.

16 luglio
SAFest poi è iniziato con la prima coinvolgente sessione della Master Class di Julie Stanzak che è proseguita fino al primo pomeriggio: i partecipanti hanno quindi iniziato a familiarizzare con le partiture espressive dell'affascinante metodo di lavoro della docente. A seguire la Master Class di Luca Fusi regista e pedagogo presso la Paolo Grassi di Milano e la Nico Pepe, da anni presenza fissa della Scuola di Teatro del Burkina Faso. Ha presentato un esempio di training fisico e insieme a esercizi di improvvisazione a tema.
A conclusione della prima giornata, lo spettacolo di Commedia dell'Arte "Niente come sembra" drammaturgia originale e regia di Claudio de Maglio, protagonisti gli allievi attori del secondo anno di corso della Civica Accademia, ha inaugurato la parte degli eventi aperti al pubblico. Questa antica tecnica della tradizione teatrale italiana ha offerto agli ospiti e al folto pubblico presente un caloroso benvenuto attraverso le maschere e i personaggi caratteristici della Commedia. Lo spettacolo costituisce una peculiarità del percorso didattico della Nico Pepe, un biglietto da visita per le trasferte internazionali.

17 luglio
Mercoledì 17 luglio la sessione della Master Class di Julie Stanzak si è svolta la mattina, mentre nel pomeriggio si è tenuta la visita alla città riservata agli ospiti che accompagnati dalla storica dell'arte Diana Barillari hanno visitato alcuni spazi del centro storico. Sono stati poi accolti in visita al Visionario dove Sabrina Baraccetti presidente del Centro Espressioni Cinematografiche (CEC) ha illustrato loro il festival Far East e il direttore de Maglio ha raccontato agli ospiti di come Udine, pur essendo una piccola città, sia un un prezioso polo culturale per l'incontro tra popoli, anche grazie a iniziative come Far East Festival e SAFest.
Due gli appuntamenti aperti al pubblico, alle ore 19 il gruppo ESAD (Galizia) ha messo in scena "Parati", una performance interpretata da Sergio Camilo Barrantes Franco e Alexandra Rodríguez Trillo drammaturgia originale di Bañera Aboal Díaz. Il toccante contenuto dello spettacolo è stato affrontato con delicatezza, alternando momenti di leggerezza a altri di profonda intensità emotiva.
Alle 21 l'ospite speciale di SAFest, Paul Goodwin, ha portato in scena il suo "Macbeth Solo", uno spettacolo apprezzato e premiato nel 2023 al festival dei Solo di New York e motivo di orgoglio per la Nico Pepe, poiché il debutto è avvenuto in via sperimentale di studio, proprio a Safest nel 2022. Paul Goodwin che è da tempo una presenza fissa alla Pepe con il suo laboratorio dedicato a Shakespeare in lingua inglese, dopo un incipit nel quale ha declinato gli obiettivi che l'attore deve proporsi, ha magistralmente condotto il suo viaggio nel testo e nel personaggio di Macbeth, sintetizzandone i cinque atti in un crescendo che ha avvinto e entusiasmato.

18 luglio
Giovedì 18 luglio, dopo la consueta sessione di lavoro con Julie Stanzak, nel corso della quale il lavoro di gruppo si è intensificato arrivando a definire la forma delle prime improvvisazioni coreografiche, nel pomeriggio Paul Goodwin ha condotto la sua Master Class, riprendendo alcuni spunti emersi durante lo spettacolo, inoltre ha proposto il suo training fisico per potenziare il lavoro espressivo dell'attore.
Alle 19 sono andati in scena i due attori (Siebou Pooda, Issaka Zalle) del Burkina Faso che con la regia di Luca Fusi si sono cimentati nello spettacolo "Le Tigre" ispirato alle "Storie della Tigre" di Dario Fo. Siamo certi - vista l'intensità espressiva - che la loro interpretazione avrebbe sicuramente ottenuto il convinto apprezzamento del grande attore e autore, poiché la calibrata partitura dei movimenti, l'energia e l'emozionante immersione nel personaggio, hanno affascinato il pubblico presente, che ha espresso il suo gradimento con molto calore.

19 luglio
Venerdì 19 luglio la giornata si è concentrata sullo spettacolo "The Red Herring" presentato dalla Shanghai Theatre Academy, una prima nazionale per il pubblico italiano, poiché è rarissimo assistere a uno spettacolo di prosa interpretato da attori cinesi. Per SAFest lo spettacolo è stato adattato e rimodulato per integrarsi agli spazi della sala dell'Accademia, completamente trasformata con una delicata e avvolgente rivisitazione scenografica, che ha comunque rispettato la versione originale. Emozionante l'ascolto delle sonorità della lingua cinese che attraverso la magistrale interpretazione dei protagonisti, ha portato in scena il testo scritto da un autore francese, lontano dalla loro cultura, ma paradigmatico di una modalità di osservazione che vede l'Occidente attraverso gli occhi di un'altra civiltà. E' stato come guardarsi allo specchio e scoprire come gli altri ci vedono. Applausi e standing ovation da parte di un pubblico che ha seguito con attenzione e concentrazione un evento unico e avvincente. Da rilevare la cura adottata per ogni dettaglio, dalla recitazione alla scenografia e al disegno luci oltre alle atmosfere musicali realizzate dallo strumento in scena "zither cinese".

20 luglio
Sabato 20 luglio la Shanghai Theatre Academy ha presentato la propria istituzione, 3000 studenti, tre campus, quattro facoltà - Teatro, Cinema, Opera tradizionale cinese. A seguire è stata molto apprezzata da tutti i partecipanti la Master Class guidata da Zhang Xiao'ou (regista dello spettacolo) e Gao Ge (attrice e docente di recitazione). Nel pomeriggio si è avviata la preparazione per la Nelken Line che sotto la guida di Julie Stanzak alle ore 18 si è mossa con una ininterrotta fila di partecipanti per le strade del centro di Udine sulle note della musica di Louis Amstrong, che è diventata la colonna sonora di questo evento, lanciato dalla Pina Bausch Foundation. In via Mercatovecchio i partecipanti hanno presentato alla folla che si era accodata alla Nelken Line, il risultato di cinque giorni di preparazione, coreografie e improvvisazioni, nati durante le giornate del festival. Alle 20,30 gli allievi del terzo anno della Nico Pepe hanno presentato con intensità interpretativa ammirevole, il loro lavoro ispirato a una novella delle "Mille e Una Notte", "The jealous sisters", in lingua inglese, immergendo il pubblico in un'atmosfera esotica e ricreando la magia di un racconto affascinante in cui trionfano Amore e Giustizia.

Conclusione e primo bilancio

“E’ stato un festival meraviglioso, per il quale devo dire grazie a tutti gli ospiti presenti, allo staff, a tutti gli studenti dell’Accademia e ovviamente al pubblico che ci ha supportato – ha dichiarato il direttore della Nico Pepe e direttore artistico di SAFest, Claudio de Maglio –. E’ stato un evento in cui si è potuto toccare con mano quello che è l’obiettivo di una manifestazione come questa: dare la possibilità di assistere a tante performances diverse, apprendere modi differenti di avvicinarsi alla scena e soprattutto come ciascuno rielabora le informazioni fondamentali del fare Teatro, attraverso la propria cultura e la propria identità. E questo è un arricchimento enorme, perché ci fa comprendere come siamo tutti parte della stessa grande tribù, della stessa grande famiglia del Teatro. E poi tutti vogliamo una cosa: la pace tra i popoli, un argomento che oggi non sembra di moda, ma che invece deve tornare immediatamente in primo piano, una pace per la quale dobbiamo agire e impegnarci concretamente”.

Organizzato dalla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe, il SAFest 2024 è realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Comune di Udine (Udinestate 2024) e con il sostegno di Fondazione Friuli e del Ministero della Cultura, in collaborazione con la Compagnia di danza contemporanea Arearea, Associazione Danza e Balletto di Udine e CEC– Centro Espressioni Cinematografiche di Udine, Educandato Uccellis – Liceo scientifico internazionale cinese e Istituto comprensivo 3 di Udine.

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O d’amicizia sante leggi / Un sentimento che dà vita al canto

L’amicizia come un filo invisibile che tiene legate e connesse le nostre esistenze è il tema che percorre in modo più o meno esplicito il materiale musicale affrontato quest’anno con gli allievi del II e III anno di corso. Quello dell’amicizia è spesso un intreccio dalla trama non limpida, fatta di nodi, rotture e attorcigliamenti che testimoniano la sfida che questo sentimento propone al nostro senso di giustizia morale e fedeltà.
Il canto, che da sempre tesse trame invisibili tra gli uomini, fatte di accordi e dissonanze, diventa in questo senso una provocazione per la trasparenza delle nostre relazioni e un invito a rinnovare il patto di lealtà nella nostra vita sociale.
Così nel programma che stasera viene presentato, tanto i brani solistici quanto quelli corali, propongono momenti di riflessione cantata sul valore dell’amicizia, sia quando venga messa in discussione, come nell’opera di Mozart La clemenza di Tito, in cui Tito sembra venir tradito proprio dal suo amico più vicino, Sesto, sia quando invece questo sentimento può resistere o addirittura aiutare a superare i momenti più duri e tragici della propria esistenza. È questo il caso del legame che unisce Don Carlo a Rodrigo, nella monumentale opera di Verdi Don Carlo, che diviene l’unico sostegno al fragile spirito del protagonista e un patto di lealtà pagato infine con la morte, fiera e appassionata, di Rodrigo stesso. Oppure, a fianco di questi toni più accesi, troviamo la sua valenza intima e consolatoria nell’aria di Elisabetta che deve dire addio alla sua fedele compagna, contessa di Aremberg, cacciata ingiustamente dal re Filippo II.
A questi momenti di riflessione dei brani solistici si intrecciano i pezzi corali che amplificano e riverberano le diverse accezioni di questo legame profondo: dal significato ambiguo dato alla figura dell’amico nel canone di Haydn, al rovesciamento negativo del legame nell’inimicizia (forse nodo ancor più saldo che all’altro ci tiene legati) causata dalla delusione d’amore, come espresso nel testo di Giovan Battista Marino messo in musica da Monteverdi, in cui il canto diventa l’unico modo per esprimere una forza vitale di riscossa (“Se desti morte al cor, dà vita al canto” è proprio il verso che chiude il componimento).
Mentre in Come away death, su testo di Shakespeare (dalla Dodicesima notte), si rifiuta il tributo dell’amicizia perfino nelle esequie funebri, come segno di totale oblio, i successivi due brani corali richiamano invece il valore di questo legame eterno anche quando, come nel caso di Auld Lang Syne, un vero e proprio inno al valore dell’amicizia, gli amici debbano dirsi addio. Riguardo a quest’ultima canzone è curioso segnalare che, pur essendo il testo originale in scozzese e pubblicato la prima volta dal poeta Robert Burns, pare probabile che l’autore fosse un italiano, tale Davide Rizzio, musicista e diplomatico del XVI secolo, inviato dai Savoia alla corte di Maria Stuart a Edimburgo e divenuto forse suo amante. Questi verrà poi barbaramente ucciso, di fronte alla regina, all’epoca incinta del futuro Giacomo VI, dai sicari vicini ad Enrico, suo marito: una vivida testimonianza di come la vita porti a volte ad annodare in lacci mortali questi invisibili legami che tessiamo l’uno con l’altro.

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Niente come sembra

"Niente come sembra" è il nuovo canovaccio originale di Commedia dell’Arte curato nella drammaturgia e regia da Claudio de Maglio, direttore della Nico Pepe; maschere di Commedia a cura di Stefano Perocco di Meduna, canti a cura di Marco Toller.

La tournée toccherà le seguenti località l'8 luglio ore 21,00 a Privano di Bagnaria Arsa lascito Dal Dan, il 10 luglio a Terzo di Aquileia ore 21,00 Corte di palazzo Vianelli, l'11 luglio al Parco Moretti a Udine ore 18,30 per Udinestate, il 12 luglio ore 18,30 a Tricesimo in piazza Ellero di fronte al Municipio, il 16 luglio nuovamente a Udine per SAFest nell'Arena Nico Pepe alle 20,30. Infine lo spettacolo verrà rappresentantato nell'ambito della rassegna Festival#Piazze a Urbino ore 21,15 piazzetta del Castello di Chieti, e si concluderà in Puglia, ospiti dell'Estate Mesagnese organizzata dal comune di Mesagne nella corte del Palazzo Svevo Normanno (ore 21,15).
In scena gli allievi del secondo anno di corso: Giulio Bianchi, Silvia Cerchier, Iacopo Cesaria, Alvise Colledan, Erika Maria Cordisco, Massimo Filoso, Federica Garbarini, Santi Macarrone, Andrea Monteverdi, Siro Pedrozzi, Sara Volpi, Sara Wegher.
L’iniziativa condivisa con Vettori Ultramondo si avvale del sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dei Comuni partner di Tricesimo e Terzo d’Aquileia, della collaborazione con il comune di Bagnaria Arsa, della partecipazione come main partner, del Ministero della Cultura MIC e del Comune di Udine, ai quali si affianca la Fondazione Friuli.

La Nuova Commedia 2024 si ispira come da tradizione a eventi e personaggi realmente esistiti che però quest’anno si mescolano a personaggi “mitici” tratti dai racconti popolari dell’area di riferimento, il tutto condito da connessioni con l’attualità.

Lo sfondo storico è quello della guerra dei 30 anni quando l’Europa era teatro di conflitti, capovolgimenti e continui riassetti dei confini a causa delle sfere di influenza dei diversi Stati, Ducati, Principati, etc., etc., etc. … L’area è quella che dal territorio dei Laghi di Varese arriva fino alla Valtellina in cui ci fu una rivolta, proprio 400 anni or sono, tra contendentiFrancesi, Spagnoli e Svizzeri Grigioni. In tale contesto erano molto attivi il contrabbando con la Svizzera e i complotti orditi dai potenti di turno e Capitani di ventura spesso dediti a repentini “cambi di casacca”. Uno dei protagonisti di tali ribaltamenti fu Jürg Jenatsch considerato ancor oggi l’eroe dei Grigioni, personaggio che viene citato nella nostra Commedia assieme ad altre figure dell’epoca emerse dalla nostra ricerca come ad esempio il “pirata dei laghi”.

Troviamo dunque Pantalone/Messer Cromazio che opera il contrabbando e gestisce bische clandestine attraverso cui foraggia eserciti belligeranti, un Dottor Grimaldo filo Grigione che gli si oppone e vuole acquisire il Casinò Splendor appena messo in vendita, Innamorati sull’orlo di una crisi di nervi con aneliti libertari repressi a tal punto da non essere più riconoscibili neanche a loro stessi, servi balordi, un’imprenditrice vetraia Donna Massenzia ispirata ad un altro personaggio realmente esistito in Venezia(Marietta Barovier) ma che per noi diventa anche “maitresse” e ancora un libertino (Lavinio) che tra furti e raggiri annaspa cercando di galleggiare, un capitano spagnolo (Juan Pedro) che sbaglia tutte le missioni ed una serva “pasionaria” (Olivetta) e intraprendente cui si sommano la sbadata ma sensibile strega Heget “germanica” ed uno “spirito” del bosco, il Martoreo, che viene trasformato in essere umano per portare a termine il fondamentale compito di salvare il suo territorio dalla distruzione.

Breve sinossi
La storia si basa sulle peripezie di un certo un sacco trasportato nei boschi tra Italia e Svizzera da Arlecchino su ordine di Pantalone (Messer Cromazio) e che deve essere portato oltre confine. Il sacco dovrebbe contenere i proventi delle vincite del Casinò di Venezia e servire a foraggiare gli eserciti belligeranti ma viene intercettato da un oscuro mercenario, il Capitan Juan Pedro su ordine di Giacinto che spera di farlo rubare per ripagare i debiti di gioco poiché viene minacciato da Severigno il buttafuori del Casinò Splendor. Arlecchino scivola nel lago e il sacco finisce in un buco ma il Capitano scopre qualcosa d’altro che può renderlo molto ricco, deve ora però trovare un finanziatore per poter sfruttare quanto ha scoperto. In quel bosco Heget la Strega risveglia lo spirito del luogo, il Martoreo, per farsi aiutare ma non riesce a imbrigliare questa entità che sotto forma umana rischia di fare danni imprevisti alla Comunità. Il Casinò Splendor viene messo in vendita, e questo fatto risveglia le rivalità tra i due contendenti: Messer Cromazio da una parte e il Dottor Grimaldo dall’altra. Tra i locali che sono coinvolti in questo gioco rocambolesco vi sono Donna Massenzia e anche vetraia ma che una volta era tenutaria di una casa di piacere affiliata al Casinò e il classico baro, topo d’albergo, nonché piccolo truffatore che vive alla giornata grazie a raggiri e imbrogli. Una serie di eventi e colpi di scena fanno incontrare Eleuteria, figlia del Dottore con Giacinto, figlio di Messer Cromazio e poi Arlecchino con Olivetta serva del Dottore. Pian piano le trame si svelano e ciò che pareva essere in un modo si scoprirà essere tutt’altro regalandoci momenti d suspense e di poesia, scene esilaranti e ricche di emozioni. Al centro sta sempre l’uomo e le sue debolezze come il bisogno di prevalere, il demone del gioco, il possesso e la manipolazione delle menti più semplici. Ma nonostante tutti questi difetti l’unico vero antidoto imprevedibile è l’amore che riesce a restituire giustizia e creare un nuovo equilibrio. Perché? Perché niente e come sembra.

Luoghi citati: i laghi della zona di Varese, Gazzago Brabbia, Casinò Splendor (ispirato all’eco mostro che c’è a Campione d’Italia), l’Antro delle Sfingi (una serie di gallerie che forse una volta era, ai tempi della Commedia dell’Arte, una miniera d’argento).

Lo spettacolo di Commedia è un momento cruciale nel percorso didattico della Nico Pepe e porta a compimento il lavoro di preparazione degli allievi attori del secondo anno di corso sulle tecniche fondamentali di questa antica arte scenica, patrimonio autentico del teatro italiano: dalle tecniche di costruzione dalla maschera di Stefano Perocco di Meduna, ai canti di Commedia di Marco Toller; segue poi il lavoro con Claudio de Maglio Training dell’Attore specifico a far nascere ciascun personaggio fino alla magia interpretativa che definisce i caratteri di Pantalone, Arlecchino, Colombina, Pulcinella, Capitano, Dottore, Strega e Innamorati… per poi passare al lavoro di costruzione delle scene e di Improvvisazione Teatrale fino ad arrivare a presentare il nuovo canovaccio originale, scritto su misura con i suoi rocamboleschi e irresistibili colpi di scena.

La Commedia della Nico Pepe si ispira a eventi e fatti storici, facendoli convivere con personaggi mitici e racconti popolari per parlare del presente riempiendo i buchi della Storia con la materia del possibile: la stessa di cui sono fatti i sogni…
Soprattutto il sogno di un’Europa, di un Mediterraneo e di un pianeta in cui la parola “Pace” non sia così fuori moda come attualmente sembra.
Claudio de Maglio

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