info e iscrizioni: accademiateatrale@nicopepe.it
“L’arte vive di confronto e scambio con realtà e artisti di tutto il mondo”, spiega Claudio de Maglio, direttore dell’Accademia Nico Pepe. “Per questo apriamo le porte a collaborazioni e influenze, fondamentali per alimentare la creatività.”
Dopo il successo del festival estivo SAFest, che ha confermato l’apertura internazionale con eventi e ospiti di alto livello provenienti da tutto il modo, la Nico Pepe accoglie il ritorno a Udine di Carolyn Carlson, icona mondiale della danza contemporanea dagli anni Settanta. Il 3 e 4 ottobre prossimi, Carolyn Carlson sarà protagonista di una Masterclass per giovani attori e danzatori, e sarà accompagnata dalla danzatrice Sara Orselli e il musicista Paki Zennaro. Inoltre, il 4 ottobre alle 17, una sessione aperta al pubblico chiuderà l’intensa due giorni.
Questa iniziativa è inserita nel progetto Theatre Academy Creative Space and Labs, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia (PR FESR 2021-2027, D6.1.1).
Alla Masterclass parteciperanno gli allievi della Nico Pepe e di altre scuole teatrali, oltre alla Compagnia Arearea.
Californiana, Carlson si definisce una “nomade”. Dal San Francisco Bay all’Opéra di Parigi, da Venezia a Helsinki, ha creato oltre 150 coreografie, come Density 21.5 e Blue Lady, segnando la storia della danza contemporanea. Premiata nel 2006 con il Leone d’Oro della Biennale di Venezia, ha influenzato la danza in Francia e in Italia, dove ha fondato il Teatrodanza alla Fenice.
“Carolyn porta emozione e poesia attraverso il movimento, creando momenti indimenticabili”, aggiunge de Maglio.
Il suo legame con il Friuli Venezia Giulia è profondo: qui si sono formati danzatori di Arearea come Roberto Cocconi, Marta Bevilacqua e Luca Zampar, che hanno collaborato con lei. Anche de Maglio, influenzato da Carlson, integra la danza contemporanea nella didattica della Nico Pepe, unendo movimento, recitazione e improvvisazione.
L’evento è sostenuto da Regione Friuli Venezia Giulia, Ministero della Cultura, Comune di Udine, Fondazione Friuli e dalla Compagnia Arearea.


/










