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“S'era Amor si scoprirà” la Commedia dell'Arte in scena

Va in scena la Commedia dell’Arte con la Nico Pepe “S'era Amor si scoprirà” a Tricesimo (7 luglio), Venezia (9 luglio) e Udine (12 luglio).

“S'era Amor si scoprirà (La ridicola Commedia della Falsa Fantasma)” è il nuovo canovaccio originale di Commedia dell’Arte curato nella drammaturgia e regia da Claudio de Maglio, direttore della Nico Pepe. Sarà presentato in Friuli e a Venezia, debutto a Tricesimo il 7 luglio (ore 18,30) in piazza Ellero, quindi a Venezia per Venice Open Stage (9 luglio Campazzo San Sebastiano, ore 21,45) e infine a Udine il 12 luglio (Arena Nico Pepe ore 21). In scena gli allievi del secondo anno di corso: Michelangelo Baradel, Marcello Ciani, Diletta Cofler, Luca Galardini, Vincenzo Giordano, Leonardo Rigato, Simone Sbordi, Martina Spartà, Raffaella Valente, Susanna Zoccali.

Lo spettacolo di Commedia è un momento cruciale nel percorso didattico del triennio della Nico Pepe e porta a compimento il lavoro di preparazione degli allievi attori del secondo anno di corso sulle tecniche fondamentali di questa antica arte scenica, patrimonio autentico del teatro italiano: dalle tecniche di costruzione dalla maschera di Stefano Perocco di Meduna, ai canti di Commedia con Marco Toller. Segue poi il Training dell’Attore specifico a far nascere ciascun personaggio per poi passare al lavoro di Improvvisazione Teatrale con Claudio de Maglio e arrivare a presentare il canovaccio originale.

La Commedia di quest’anno prende spunto dalla ricorrenza dei 570 anni dalla fine dell’Impero Romano d’Oriente con la caduta di Costantinopoli per mano dei Turchi. In quel periodo Venezia avendone capito lo strapotere prova a stringere alleanza con i Turchi, contrastata in questo dalla Lega Italica, a cui viene spinta a far parte per la volontà degli altri Stati di limitare le ingerenze straniere sul suolo italiano. Venezia è costretta anche a ridurre il proprio esercito, ma nel frattempo cerca di aumentare la sua influenza sulla terraferma.
Dentro questa cornice la nostra storia parte dalla contesa di un castello disabitato e la cui eredità è dubbia. Conteso da due delle famiglie più potenti in Venezia: una retta da un Pantalone di nome Lucrezio de Bisognosi a capo di una grossa impresa alimentare che rifornisce l’esercito; l’altra invece tratta la fornitura di armi e munizioni ed è guidata da una Pantalona, Pancrazia de Frantumati.
In questo sfondo si aggira un Comandante dell’esercito della Repubblica di Venezia, tal Bartolomeo Colleoni, personaggio realmente esistito, che si incrocia con le storie di due Innamorate represse a causa delle mire espansionistiche delle loro famiglie e dai nuovi assetti politici e sociali che si andavano stabilendo a causa della caduta dell’Impero Romano d’Oriente.
C’è inoltre un Innamorato che arriva dal Katai, la leggenda di un fantasma (anche questa è tratta da una vicenda reale legata al castello di Gropparello) e poi gli immancabili Arlecchino, Colombina e Pulcinella che solo alla fine rivelerà il vero motivo della sua presenza.
È una Commedia che parla di un grande cambiamento, un mutamento epocale che comporta il tentativo di costruire regole adatte al nuovo ordine sia economico che politico …

La tournée si avvale del patrocinio del comune di Tricesimo, della collaborazione con i partner istituzionali, il Comune di Udine, la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, il Ministero della Cultura, ai quali si affianca la Fondazione Friuli.

Informazioni: Civica Accademia d'Arte Drammatica Nico Pepe, largo Ospedale vecchio 10/2 0432.1276911, accademiateatrale@nicopepe.it fb/ accademianicopepe

Nico Pepe - Ogni domani è importante

Commedia in tournée «Per qualche Corona in più. Il Friuli tra rivolte contadine e invasioni turche»

Comunicato stampa:
Ritorna la Commedia dell'Arte con la Nico Pepe «Per qualche Corona in più. Il Friuli tra rivolte contadine e invasioni turche» si comincia il 31 luglio a Palmanova (poi Udine, Terzo di Aquileia, Premariacco, Codroipo, Bagnaria Arsa e Tricesimo).

L'annuale appuntamento con la Commedia dell'arte è occasione peculiare della Nico Pepe in quanto sancisce il magico incontro degli allievi con un universo teatrale che fa della completezza e varietà delle diverse tecniche espressive il suo punto di forza. “Maschere” e personaggi di Commedia, rinnovati perché sempre reinventabili nel tempo, sono tuttora ben presenti nelle nostre società, tanto da poter essere considerati esemplari assoluti, veri e propri archetipi sociali.

Il tema 2020 si focalizza sul Friuli nella seconda metà del XV secolo che in quanto entroterra veneziano era terra contesa e ambita come punto nodale per l’ingresso in Italia da est e per il passaggio verso nord per i turchi che si lanciavano in scorrerie e devastazioni di villaggi. Sono anni di conflitti sociali che sfociano nelle giornate della Zobia Grassa e di incombenti carestie e pestilenze, che spostavano assetti di potere interni sempre a svantaggio del popolo minuto, gli “ultimi” diremmo oggi parafrasando padre Turoldo. In questo scenario prende le mosse il canovaccio originale di Commedia ideato e diretto da Claudio de Maglio «Per qualche Corona in più» con gli allievi attori del secondo anno di corso della Pepe (Gaia Amico Andrea Baldoni, Simone Debenedetti, Cristina Greco, Francesco Ippolito, Nicola Lorusso, Giuseppe Losacco, Pietro Macdonald, Giulio Macrì, Sara Pagani, Alberto Viscardi).
Grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia (bando per la promozione della cultura storica) alla collaborazione delle Amministrazioni comunali di Palmanova, Terzo di Aquileia, Premariacco, Codroipo, Bagnaria Arsa e Tricesimo, di Teatrorsaria e dell’Associazione culturale amici Borgo di San Martino, e Udinestate 2020, al sostegno della Fondazione Friuli, al supporto produttivo di Vettori Ultramondo, lo spettacolo sarà presentato in diverse località del Friuli.

Si comincia venerdì 31 luglio alle ore 21 a Palmanova (piazza Grande Loggia della Gran Guardia), poi l‘1 agosto a Udine nell’ambito di Udinestate (ore 18,30 sagrato chiesa di san Francesco largo Ospedale vecchio) il 3 agosto a Terzo di Aquileia (ore 18,30 corte di palazzo Vianelli) il 4 agosto a Premariacco (ore 21, sagrato antica chiesa di San Silvestro) il 6 a Codroipo (ore 19, Borgo Cavalier Moro), il 7 agosto a Privano (ore 21, Lascito Dal Dan) e l‘8 agosto a Tricesimo (ore 18,30 piazza del Municipio).

Frutto di un lavoro corale che oltre ai giovani protagonisti Per qualche Corona in più vede la partecipazione di altri docenti e collaboratori della Nico Pepe – Marco Toller per i Canti di Commedia, Stefano Perocco di Meduna realizzazione maschere e Simone Belli coreografo dei combattimenti.

«Nell‘articolato e complesso scenario pre Zobia Grassa abbiamo inserito – spiega Claudio de Maglio - il Canovaccio puntando su un altro momento della geopolitica territoriale, che avrebbe deciso dei nuovi assetti e alleanze che si venivano a porre in essere…Re Ferdinando di Napoli decide di dare in sposa le figlie: Beatrice al futuro Re di Francia o al Duca di Savoia ed Eleonora, all’astro nascente della guerra antiturca nonché difensore della cristianità Mattia Corvino, re d’Ungheria. La storia ci dice che poi invece di Eleonora ci andò Beatrice a regnare sull’Ungheria come moglie del Corvino mentre Eleonora fu poi data a Ercole d’Este diventando Signora di Ferrara. Sappiamo che Beatrice passò dal Friuli prima di andare a regnare in Ungheria e contornarsi di artisti, pittori musicisti etc etc e da questi eventi filtrati alla luce del presente abbiamo creato una storia avvincente ed attuale. La trama prevede una partenza da Parigi, come piazza internazionale per affari più o meno leciti, dall’annunciato matrimonio di Beatrice ( poi rifiutato) ad incontri tra spie e indagini in corso. Tra i tanti si aggira un Capitano al soldo di Pantalone e il re Mattia Corvino in veste di barbone, cosa che già - e questa è storia- amava fare infiltrandosi tra il suo popolo per sentirne gli umori…
Uno strano evento causato per caso da Pulcinella, tutore di Beatrice ed Eleonora, le due reali fanciulle, genera la corsa di tutti verso il Friuli dove un Dottore di fazione “Strumiera” (un certo Sburioni…) viene invitato con ogni mezzo, soprattutto quello di mettergli contro i contadini, a vendere il suo terreno a Pantalone. Una serie di eventi e sopratutto di “fake news” creeranno un girandola folle che si fermerà solo grazie ad un intervento in grado di smascherare le oscure trame di Pantalone. Almeno in Commedia questo riusciamo a farlo: un lieto fine che tra l’altro vuol esser un omaggio alla storia del cinema».

Info e prenotazioni:
Spettacoli con prenotazione obbligatoria
Palmanova comunicazione@comune.palmanova.ud.it
Terzo di Aquileia: segreteria@comune.terzodiaquileia.ud.it
Codroipo Biblioteca G. Pressacco tel 0432824630 biblioteca@comune.codroipo.ud.it
Premariacco: 04321799010
Udine: accademiateatrale@nicopepe.it
Tricesimo: alessandra.vanone@gmail.com
Bagnaria Arsa non serve prenotazione

Monastero Ghelati

Claudio de Maglio al Festival di Poti in Georgia/luglio 2018

Il ritorno in Georgia nello scorso fine luglio 2018 è stato un altro tuffo nella storia, nella bellezza dei paesaggi e nella calda accoglienza della sua gente. L’occasione era il Festival Internazionale dei Teatri Regionali di Poti sul mar Nero dove avremmo portato lo spettacolo di Commedia dell’Arte tratto da “Love’s labor lost” di Shakespeare prodotto a Tbilisi con attori georgiani e il fatto di essere atterrato proprio a Tbilisi mi ha restituito il senso del viaggio, l’attraversare paesaggi che cambiano, climi diversi e odori, sapori che mi sono diventati familiari. I giorni del festival scorrono velocissimi tra interviste prove e spettacoli... un’atmosfera piacevolissima creata con sapienza dall’attrice giustamente amata Nìneli Chankvetadze, assistita da Nana Tutberidze e da Beka Jumutia infaticabili nel cercare di far sentire gli ospiti a proprio agio e far girare il grande meccanismo del festival.
A noi ospiti capitava di incontrare colleghi teatranti  provenienti non solo da tutta la Georgia ma anche da Russia, Polonia, Stati Uniti d’America etc etc ... Nìneli è anche riuscita  a organizzare, nonostante il poco tempo a disposizione, una gita a Kutaisi, bellissima città dell’antica Colchide attraversata dal fiume che una volta si chiamava Pasis e adesso Rioni. Vedendo le sue acque gorgoglianti ho immaginato Giasone e gli argonauti risalire la corrente a tratti tumultuosa con la loro nave alla ricerca del vello d’oro... (hanno fatto nel 1984 un esperimento ricostruendo una nave coi metodi di allora e ci sono riusciti!). Li ho immaginati giovani scapestrati, come Pasolini me li aveva figurati nel suo bellissimo e struggente film, arrivare proprio qui e conquistare l’amore di Medea che Euripide volle presentarci, infanticida per vendetta, ma che invece qui raccontano in modo diverso... Medea va riabilitata e molti nei tempi, anche piuttosto recenti, hanno tentato di farlo, ma spetta ai georgiani raccontarcelo attraverso un gesto di arte drammatica contemporanea che attendo con curiosità e interesse.
Abbiamo visitato oltre alla città, con un suo teatro  notevolissimo, anche il vicino sito Ghelati, complesso architettonico e monastero voluto nell’undicesimo secolo dal re Davide quarto, l’uomo che fu canzonato dai vicini regnanti come “re dei boschi” ma che di fatto riuscì a riunire la Georgia come unica Patria sotto di sé.. un uomo pare di statura fisica elevatissima e infatti la sua lunga tomba si trova all’ingresso di questo sito bellissimo e di grande pace tra le alture, immerso nella natura. Re Davide volle che la sua tomba venisse posta all’ingresso per essere calpestata nei secoli come gesto di umiliazione allo scopo di espiare i delitti commessi in vita...  Abbiamo poi visitato le “cave di Prometeo“ un lungo cammino con guida nelle viscere della terra tra stalattiti e stalagmiti che delineano forme di grandissima suggestione e illuminate con molta sapienza. Sarebbe bello che l’Ente Turismo georgiano promuovesse un concorso per dare un nome ad alcune di queste formazioni (in una per esempio ci ho visto le guglie della “Sagrada Familia” celebre cattedrale di Gaudì a Barcellona ma chissà quante altre proposte potrebbero esserci) e credo potrebbe attrarre ancora più visitatori pur avendone già parecchi.
Ritorniamo al festival di Poti e alla Commedia Italo-Georgiana che ha avuto accoglienza calorosissima e che fa sperare ulteriori progetti condivisi. Questa esperienza mi ha dato molte riflessioni sul teatro, sulle motivazioni che ci spingono verso quest’arte e sul senso dell’incontro tra culture. Ne sono arricchito.  Ritorno a Tbilisi e mi reimmergo nella sua storia e nella sua bellezza ammaliante. Visito il Museo Statle della Georgia Janashia dove si trova il tangibile segno che la nostra storia di umani è iniziata da queste parti, in queste terre 1.700.000 anni fa e non in Africa... poi vedo i segni di civiltà antiche e gioielli preziosi e manufatti in oro... allora capisco ancora di più quel risalire di Giasone e dei suoi compari alla ricerca dell’oro georgiano e per dirla di nuovo con Pasolini “ciò che è mitico è realistico”... ne colgo il tangibile e concreto anelito dei conquistatori, almeno ora mi sembra più chiaro. La Georgia è una culla di civiltà ed ecco perché tutti l’hanno sempre cercata amata conquistata deturpata frammentata e sottomessa... ecco perché ha avuto solo tre anni di vera indipendenza nella sua ultramillenaria storia (dal 1918 al 1921) e che oggi ancora cerca di difendere con onore e dignità ma anche con la grazia dei suoi abitanti. Allora se in Georgia può accadere di ritrovare le proprie origini siamo tutti un po’ georgiani.

Claudio de Maglio

spettacolo al Festival di Poti

Monastero di Ghelati

Caverne di Prometeo

Caverne di Prometeo

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25 June to 30 June 2018. International Theatre Workshop of Commedia dell’Arte

LA COMMEDIA DEGLI SPOSTATI canovaccio originale di commedia dell'arte - scritto e diretto da Claudio de Maglio che ha come protagonisti gli allievi del secondo anno di corso (Sara Baldassarre, Francesca Boldrin, Letizia Buchini, Valerio Caffa, Emanuele Caporale, Filippo Capparella, Matteo Ciccioli, Dario Di Carlo, Francesco Garuti, Maria Marra, Gloria Romanin, Filippo Tampieri).
Canti di Commedia a cura di Marco Toller; Maschere di Stefano Perocco di Meduna.
Action Stunt Team D-Unit: coreografie dei combattimenti Simone Belli, Assistenti Dario Stelluti e Gabriele Gangi.- Foto © 2018 Luca A. d'Agostino /Phocus Agency

we are proud to introduce you the second edition of our International Theatre Workshop of “Commedia dell’Arte” 2018: conflict between the characters of Master and Servant... between 25th June to 30th June 2018. 

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