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Per gli allievi di passaggio dal primo al secondo anno

Carissimi,
per lo spettacolo di fine triennio avrò bisogno di tante/i attrici/attori poiché il romanzo "Alamut" lo richiede .. allora come da regolamento e come già fatto in alcune precedenti occasioni ("Sogno di una notte di mezza estate") la “chiamata” si apre al primo corso che si avvia a diventare secondo… e poiché bisogna che lo diventi veramente per poter essere nella grande squadra, abbiamo pensato di portare i passaggi d’anno al 20 settembre pomeriggio alle 16,00 … ( non so se riusciremo a farvi passare tutti e in caso proseguiamo il 21 mattina)…
Datevi da fare dunque in quest’ultimo mese … perché se sarete prese/ presi al secondo anno poi si parte per la nuova avventura dal giorno dopo… un abbraccio a tutte/i e buon lavoro!
Claudio

SAFEST TELONE 2023copia copia

SAFest 2023 Summer Academy Festival “Aria di Teatro, the four elements Air”

SAFest 2023
Summer Academy Festival

“Aria di Teatro, the four elements Air”

UDINE, 12 – 15 LUGLIO

Ai nastri di partenza SAFest Summer Academy Festival, il festival internazionale organizzato dalla Civica Accademia d'Arte Drammatica "Nico Pepe" che dal 12 al 15 luglio ospiterà studenti e docenti provenienti dall'Estonia, dalla Spagna e dalla Georgia, che si confronteranno in sessioni di lavoro comune, master class e lecture sul tema dell'edizione 2023, "Aria di Teatro. The four elements Air".

Componente del prestigioso contesto internazionale dell’ “ITI UNESCO Network for Higher Education in the Performing Arts” - rete di quasi 50 Scuole e Accademie di teatro che promuove scambi internazionali per la conoscenza e la pratica nel campo dell'alta formazione delle discipline dello spettacolo (teatro, danza, musica) - l’Accademia Nico Pepe ha coordinato e implementato le relazioni internazionali che faranno convergere a Udine l’estone University of Tartu Viljamoli Culture Academy, l'Higher School of Performing Arts of Galicia ESAG (Vigo, Spagna) e l'Arts Research Institute di Tbilisi dalla Georgia.

Per quattro giorni con SAFest la città di Udine si trasforma in un palcoscenico mondiale a cielo aperto per giovani talenti, luogo di incontro tra maestri provenienti da diverse realtà teatrali. Uno scambio di esperienze tra scuole di teatro e accademie internazionali che coinvolgono anche il territorio, attraverso l’incontro con il pubblico in occasione di momenti di eventi performativi. Cuore del festival l'Atelier Aria di Teatro Creazione collettiva affidato a due maestri della scena, Marco Sgrosso e Julie Anne Stanzak, con la supervisione artistica di Claudio de Maglio.
Le Masteclass saranno tenute dai docenti delle Accademie ospiti , Sonsoles Cordon
(Higher School of Performing Arts of Galicia), Katariina Unt e Matteo Spiazzi (University of Tartu Viljamoli), mentre Levan Khetaguri (Arts Research Institute di Tbilisi) terrà due lectures.

«Per l’Accademia Nico Pepe è vitale il confronto con scuole e università teatrali a vocazione internazionale come la nostra perché incoraggia la ricerca e l’approfondimento dei temi essenziali del fare teatro risalendo alle sue fonti», spiega il direttore della Pepe de Maglio. «L’attore è per noi al centro di un’indagine sempre in evoluzione e l’opportunità di incontrare artisti e maestri pedagoghi offre un confronto diretto, pratico, oltre ad aprire gli orizzonti di una ricerca arricchita da diversi punti di vista. Nel nostro lavoro, nella nostra arte, nella pedagogia non abbiamo mai abbassato il livello dell’attenzione e della fascinazione verso il mistero che si genera quando un attore e uno spettatore si trovano l’uno di fronte all’altro... Aspettative, sguardi, immagini, emozioni, riflessioni possono prender corpo grazie a questo rito apparentemente semplice ma fondamentale e pur sempre sacro, separato dal contesto del chiacchiericcio della quotidianità».

Ricca la parte performativa aperta al pubblico con dimostrazioni di lavoro delle Accademie ospiti e degli allievi della Pepe. Avvio di SAFest 2023 mercoledì 12 luglio alle 19,30 nell'Arena Nico Pepe (largo Ospedale vecchio) con la performance di "Scarti...pezzi non conformi alla qualità attesa" interpreti Roberto Cocconi e Luca Zampar della compagnia Arearea. A seguire (ore 21) gli allievi del secondo anno della Pepe impegnati in "S'era Amor si scoprirà (la ridicola Commedia della falsa fantasma), la nuova Commedia dell'Arte con canovaccio originale scritto da Claudio de Maglio.
Il 13 luglio alle ore 19 performance degli allievi dell'Accademia estone con "The Lovers" dagli Innamorati di Goldoni con la regia di Matteo Spiazzi. Alle ore 21,30 in largo Ospedale vecchio di fronte alla chiesa di San Francesco, Safest si intreccia con Areadanza e lo spettacolo "Rua de Saudade" di Adriano Bolognino.
Il 14 luglio alle ore 20,00 lo spettacolo "Rebentadas" con gli allievi dellì'accademia di teatro della Galizia e la regia di Julia Canay.
Gran finale sabato 15 luglio con la performance collettiva "Aria di Teatro (alle 18) e a seguire alle 19,30 gli allievi del terzo anno della Pepe impegnati nell'esilarante e mozzafiato restituzione di "Rumori fuori scena".

"Il teatro è un avamposto di umanità, luogo in cui ci si coltiva e si cresce, promuovendo la creazione di una società più giusta, più armonica e civile: affidare questo impegno ai giovani di varie nazioni è un atto concreto di fiducia e di speranza che l’Accademia Nico Pepe, insieme alle Accademia ospiti" conclude de Maglio "hanno voluto rinnovare anche quest’anno per una settimana di studio e di scambio internazionale, ma anche di festa aperta alla città".

Oltre ai main partners che affiancano la Nico Pepe - il Comune di Udine, la Regione Friuli Venezia Giulia, il Ministero della Cultura - il sostegno di Fondazione Friuli, questa edizione di Safest si avvale delle collaborazioni con Associazione Danza e Balletto di Udine, la compagnia Arearea e Areadanza.

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SAFest 2023 / Aria di Teatro

SAFest 2023,dal 12 al 15 luglio Aria di Teatro, Masterclass e spettacoli
Per l’Accademia Nico Pepe è vitale il confronto con scuole e università teatrali a vocazione internazionale come la nostra perché incoraggia la ricerca e l’approfondimento dei temi essenziali del fare teatro risalendo alle sue fonti. L’attore è per noi al centro di un’indagine sempre in evoluzione e l’opportunità di incontrare artisti e maestri pedagoghi offre un confronto diretto, pratico, oltre ad aprire gli orizzonti di una ricerca arricchita da diversi punti di vista. Nel nostro lavoro, nella nostra arte, nella pedagogia non abbiamo mai abbassato il livello dell’attenzione e della fascinazione verso il mistero che si genera quando un attore e uno spettatore si trovano l’uno di fronte all’altro... Aspettative, sguardi, immagini, emozioni, riflessioni possono prender corpo grazie a questo rito apparentemente semplice ma fondamentale e pur sempre sacro, separato dal contesto del chiacchiericcio della quotidianità.

Siamo felici che in questi giorni la città di Udine si doti di un festival e si trasformi in un palcoscenico mondiale per giovani talenti, luogo di incontro tra maestri provenienti da diverse realtà teatrali.Noi crediamo che il teatro sia un avamposto di umanità, luogo in cui ci si coltiva e si cresce, promuovendo la creazione di una società più giusta, più armonica e civile, ma soprattutto un luogo che ancora riesce a emozionarci attraverso la forza intimamente rivoluzionaria della bellezza. Affidare questo impegno ai giovani di varie nazioni è atto concreto di fiducia e di speranza.

Claudio de Maglio
Direttore della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine

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“S'era Amor si scoprirà” la Commedia dell'Arte in scena

Va in scena la Commedia dell’Arte con la Nico Pepe “S'era Amor si scoprirà” a Tricesimo (7 luglio), Venezia (9 luglio) e Udine (12 luglio).

“S'era Amor si scoprirà (La ridicola Commedia della Falsa Fantasma)” è il nuovo canovaccio originale di Commedia dell’Arte curato nella drammaturgia e regia da Claudio de Maglio, direttore della Nico Pepe. Sarà presentato in Friuli e a Venezia, debutto a Tricesimo il 7 luglio (ore 18,30) in piazza Ellero, quindi a Venezia per Venice Open Stage (9 luglio Campazzo San Sebastiano, ore 21,45) e infine a Udine il 12 luglio (Arena Nico Pepe ore 21). In scena gli allievi del secondo anno di corso: Michelangelo Baradel, Marcello Ciani, Diletta Cofler, Luca Galardini, Vincenzo Giordano, Leonardo Rigato, Simone Sbordi, Martina Spartà, Raffaella Valente, Susanna Zoccali.

Lo spettacolo di Commedia è un momento cruciale nel percorso didattico del triennio della Nico Pepe e porta a compimento il lavoro di preparazione degli allievi attori del secondo anno di corso sulle tecniche fondamentali di questa antica arte scenica, patrimonio autentico del teatro italiano: dalle tecniche di costruzione dalla maschera di Stefano Perocco di Meduna, ai canti di Commedia con Marco Toller. Segue poi il Training dell’Attore specifico a far nascere ciascun personaggio per poi passare al lavoro di Improvvisazione Teatrale con Claudio de Maglio e arrivare a presentare il canovaccio originale.

La Commedia di quest’anno prende spunto dalla ricorrenza dei 570 anni dalla fine dell’Impero Romano d’Oriente con la caduta di Costantinopoli per mano dei Turchi. In quel periodo Venezia avendone capito lo strapotere prova a stringere alleanza con i Turchi, contrastata in questo dalla Lega Italica, a cui viene spinta a far parte per la volontà degli altri Stati di limitare le ingerenze straniere sul suolo italiano. Venezia è costretta anche a ridurre il proprio esercito, ma nel frattempo cerca di aumentare la sua influenza sulla terraferma.
Dentro questa cornice la nostra storia parte dalla contesa di un castello disabitato e la cui eredità è dubbia. Conteso da due delle famiglie più potenti in Venezia: una retta da un Pantalone di nome Lucrezio de Bisognosi a capo di una grossa impresa alimentare che rifornisce l’esercito; l’altra invece tratta la fornitura di armi e munizioni ed è guidata da una Pantalona, Pancrazia de Frantumati.
In questo sfondo si aggira un Comandante dell’esercito della Repubblica di Venezia, tal Bartolomeo Colleoni, personaggio realmente esistito, che si incrocia con le storie di due Innamorate represse a causa delle mire espansionistiche delle loro famiglie e dai nuovi assetti politici e sociali che si andavano stabilendo a causa della caduta dell’Impero Romano d’Oriente.
C’è inoltre un Innamorato che arriva dal Katai, la leggenda di un fantasma (anche questa è tratta da una vicenda reale legata al castello di Gropparello) e poi gli immancabili Arlecchino, Colombina e Pulcinella che solo alla fine rivelerà il vero motivo della sua presenza.
È una Commedia che parla di un grande cambiamento, un mutamento epocale che comporta il tentativo di costruire regole adatte al nuovo ordine sia economico che politico …

La tournée si avvale del patrocinio del comune di Tricesimo, della collaborazione con i partner istituzionali, il Comune di Udine, la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, il Ministero della Cultura, ai quali si affianca la Fondazione Friuli.

Informazioni: Civica Accademia d'Arte Drammatica Nico Pepe, largo Ospedale vecchio 10/2 0432.1276911, accademiateatrale@nicopepe.it fb/ accademianicopepe

Foto © 2023 - Luca Valenta / Phocus Agency

SAFest 2023

SAfest 2023:Aria di festa

Per l’Accademia Nico Pepe è vitale il confronto con scuole e università teatrali a vocazione internazionale come la nostra perché incoraggia la ricerca e l’approfondimento dei temi essenziali del fare teatro risalendo alle sue fonti. L’attore è per noi al centro di un’indagine sempre in evoluzione e l’opportunità di incontrare artisti e maestri pedagoghi offre un confronto diretto, pratico, oltre ad aprire gli orizzonti di una ricerca arricchita da diversi punti di vista. Nel nostro lavoro, nella nostra arte, nella pedagogia non abbiamo mai abbassato il livello dell’attenzione e della fascinazione verso il mistero che si genera quando un attore e uno spettatore si trovano l’uno di fronte all’altro... Aspettative, sguardi, immagini, emozioni, riflessioni possono prender corpo grazie a questo rito apparentemente semplice ma fondamentale e pur sempre sacro, separato dal contesto del chiacchiericcio della quotidianità.

Siamo felici che in questi giorni la città di Udine si doti di un festival e si trasformi in un palcoscenico mondiale per giovani talenti, luogo di incontro tra maestri provenienti da diverse realtà teatrali.Noi crediamo che il teatro sia un avamposto di umanità, luogo in cui ci si coltiva e si cresce, promuovendo la creazione di una società più giusta, più armonica e civile, ma soprattutto un luogo che ancora riesce a emozionarci attraverso la forza intimamente rivoluzionaria della bellezza. Affidare questo impegno ai giovani di varie nazioni è atto concreto di fiducia e di speranza.

Claudio de Maglio
direttore della Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine

VITA_programma

T’amo, mia vita

T’amo, mia vita
Ovvero come cantare il proprio destino

Concerto finale degli allievi del II e III anno di corso
A cura di Marco Toller

Giovedì 29 giugno 2023, ore 21.00

Amore e pena, soli miei compagni!
Lungo la strada, un tiglio si leva:
là, finalmente, in sonno riposai.
Sotto il tiglio, che fiorì come neve
su me versava, io dimenticai
come la vita fa male, e tutto fu di nuovo
bello! tutto! l'amore e la pena
e il mondo e il sogno!
G. Mahler (1860 -1911)

Il canto di un giovane “in cammino” apre il ciclo di canti che quest’anno presentiamo come concerto finale del II e III anno di corso. E questo lied iniziale si dispiega già con le movenze di una marcia funebre: la vita appena iniziata già prematuramente si conclude? Mahler in realtà ci mette in guardia attraverso la sua accorta armonizzazione del canto: il modo infatti ondeggia costantemente -e con ambiguità- tra minore e maggiore, forse non è la fine estrema, ma la morte sì di illusioni, aspettative e del legame con la casa natale, che prelude al vero e proprio inizio di un cammino di maturazione. La trasfigurazione avviene sotto l’albero sacro per eccellenza nella tradizione norrena: il tiglio. Per Mahler solo la panica immersione nella natura ci offre la visione sulla realtà della nostra esistenza.
Su questo tema così cruciale si snodano i brani selezionati quest’anno per indagare come il canto, attraverso i secoli, celebri la Vita e ne esalti la sua dimensione di pienezza attraversando l’intera sua gamma emotiva. L’atto stesso del canto è infatti un’azione consapevole e sapiente che impregna l’istante del nostro senso del vivere. Nulla è dato per scontato, ogni momento è portatore di significato quando cantiamo e la vita si ‘densifica’ attraverso il fuoco dello sforzo volontario e della sfida all’ignoto.
Ecco allora che sulla scena una via si disegna mutevole, di volta in volta retta o tortuosa, guida o distrazione per il compimento del nostro destino a simboleggiare le molteplici visioni che il canto ci offre sulla nostra avventura terrena. Il canone di Haydn, all’inizio, ad esempio è l’augurio ad una vita nascente di poter trovare come guida della propria esistenza le sante virtù; mentre i due madrigali successivi di Monteverdi descrivono anch’essi due altri fasi: quella dell’infatuazione amorosa nel primo in cui la fonte di vita è nella sola esistenza dell’essere amato, mentre nel secondo, composto al termine della sua vita, attraverso i celeberrimi versi di Petrarca, si profila uno sguardo retrospettivo che fa ammenda del “giovenile errore” per arrivare all’amara conclusione che “quanto piace al mondo è breve sogno”. La tradizione del madrigale italiano viene reinterpretata poi in chiave contemporanea da Lauridsen, dove è il dolore stesso d’amore e il suo lamento fonte di vita per l’amante. E dopo la scomposizione sognante del testo musicato da Whitacre dove la vita si fa compagna di sentimenti e condizioni ritenute potenzialmente immortali, è proprio con il tema della morte che si confrontano gli ultimi due brani corali (oltre che i due lieder di Mahler intercalati ad essi): l’ultimo brano (uno spiritual) affida alla dimensione ultraterrena la risoluzione di tutti i conflitti della nostra esistenza, mentre il testo musicato tratto dal celebre sonetto n. 18 di W. Shakespeare, riconosce all’Arte una capacità di rendere immortale l’effimera vita terrena, così come si diceva all’inizio per il canto, altrettanto la poesia assume il ruolo di immortalare i moti passeggeri di anime in cammino:
“[…] Nor shall Death brag thou wander'st in his shade,
When in eternal lines to time thou grow'st:
So long as men can breathe or eyes can see,
So long lives this and this gives life to thee.»

(“Né dovrà la morte farsi vanto che tu vaghi nella sua ombra,/Quando in eterni versi, nel tempo tu crescerai:/Finché uomini respireranno o occhi potranno vedere,/Queste parole vivranno, e daranno vita a te.”)

Programma:

G. Mahler (1860 -1911) Die zwei blauen Augen
(Lieder eines fahrenden Gesellen)
F. J. Haydn (1732 -1809) Die Mutter an ihr Kind in der Wiege
G. Mahler Das irdische Leben
(Des Knaben Wunderhorn)
G. F. Handel (1685 -1789) Del mio sol vezzosi rai (Ariodante)
C. Monteverdi (1567 -1643) T’amo, mia vita (V libro de madrigali)
G. F. Handel Non so se sia la speme (Serse)
C. Monteverdi Voi ch’ascoltate (Selva morale e spirituale)
G. F. Handel Deggio dunque, oh Dio, lasciarti (Radamisto)
W. A. Mozart (1756 -’91) Il desio di vendetta (Lucio Silla)
M. Lauridsen (1943) Io piango (Madrigali)
N. Rorem (1923 -2022) Full of life
E. Whitacre (1970) Hope, faith, life, love
G. Mahler Wenn mein Schatz Hochzeit macht
(Lieder eines fahrenden Gesellen)
After Queen/M. Toller Sonnet 18
G. Mahler Urlicht (Des Knaben Wunderhorn)
Anonimo (arr. B. Chilcott) All my trials

Solisti del III anno: Filippo Stella, Dario Furini, Alessio Sallustio, Sofia Longhini, Agata Alma Sala, Alessandro Fuligna, Francesca Maurino, Lorenzo Prestipino, Enrico Brusi.

Foto © 2023 - Luca Valenta / Phocus Agency

"La Primula e il Temporale" in tournée

Lo spettacolo "La Primula e il Temporale" che vede protagonisti gli allievi del primo anno di corso della Nico Pepe diretti da Claudio de Maglio, dopo una prima versione presentata a vicino/lontano,  torna in scena in quattro tappe a Bagnaria Arsa (14 giugno ore 21 Lascito Dal Dan), Udine (15 giugno arena Nico Pepe ore 21), Terzo di Aquileia (16 giugno palazzo Vianelli ore 21) e San Vito al Tagliamento ( 17 giugno teatro Arrigoni ore 21).
 Claudio de Maglio spiega che lo spettacolo prende spunto da due pellicole di Pier Paolo Pasolini interpretate da Totò e Ninetto Davoli: nella prima parte l’ispirazione arriva da “Uccellacci e Uccellini”, il capolavoro intriso di atmosfera sognante, una favola filosofica di disincanto e poesia sulla fine delle ideologie… E poi, nella seconda parte, le suggestioni sono raccolte da “Che cosa sono le nuvole”, contenuto in “Capriccio all’Italiana”, bellissima e struggente rappresentazione di marionette del dramma dell’Otello. Si fanno incalzanti le riflessioni esistenziali sulla predestinazione, sulla cattiveria e la gelosia, sull’indifferenza… si dispiega la realtà dei grandi sentimenti umani nel registro comico mescolato al drammatico fino al momento in cui la folla degli spettatori irrompe nel teatro delle marionette a salvare Desdemona, a punire il perfido Jago ed il geloso Otello nonché a portare in trionfo l’onesto Cassio. In questa messinscena un altro importante elemento di interesse è rappresentato dalla possibilità di lavorare sull'Otello considerato secondo la trasposizione cinematografica che ne ha fatto Pasolini, per poi riproporlo nuovamente al teatro.
In scena gli allievi del primo anno di corso  - Giulio Bianchi, Martina Bunino, Silvia Cerchier, Iacopo Cesaria, Alvise Colledan, Erika Maria Cordisco, Massimo Filoso, Chiara Forti, Federica Garbarini,  Santi Maccarrone, Gregorio Maconi, Andrea Monteverdi, Siro Pedrozzi,  Tomas Prodorutti, Sara Volpi, Sara Wegher  - .
L’iniziativa condivisa con Vettori Ultramondo si avvale del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia (Bando Pasolini), dei partner  - comuni di  Bagnaria Arsa, Udine, Terzo d’Aquileia e San Vito al Tagliamento -, di Cinemazero e della Cineteca del Friuli, della collaborazione con Vicino Lontano.

La Nico Pepe in scena

“La Primula e il Temporale” e “Piango in lingua originale” in scena.
La Nico Pepe è lieta di proporre due belle pagine che nascono dalla sua attività di formazione attoriale e che trasmettono il battito di due diversi ambiti: quello degli allievi in corso e quello degli allievi diplomati e ormai avviati nella professione d'attore. Da una parte troviamo la prima “uscita” del Primo Anno di corso impegnato nello spettacolo “La Primula e il Temporale”, con la regia e cura del direttore Claudio de Maglio in scena nella rassegna vicino/lontano; dall'altra, Carla Vukmirović, nostra allieva appena diplomata è stata selezionata a Mittelyoung con lo spettacolo Piango in lingua originale. Primo studio, progetto realizzato con il sostegno produttivo di Mittelfest2023.
Ecco di seguito la scheda dei due eventi.

La Primula e il Temporale
regia e drammaturgia Claudio de Maglio
In scena gli allievi del primo anno di corso dell’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine:
Giulio Bianchi, Martina Bunino, Silvia Cerchier, Iacopo Cesaria, Alvise Colledan, Erika Maria Cordisco, Massimo Filoso, Chiara Forti, Federica Garbarini, Santi Maccarrone, Gregorio Maconi, Andrea Monteverdi, Siro Pedrozzi, Tomas Prodorutti, Sara Volpi, Sara Wegher.
In scena sabato 6 maggio alle 10:20 circa presso il Teatro Nuovo G. da Udine nell'ambito della mattinata dedicata al “Concorso Scuole Tiziano Terzani 2023", e domenica 7 maggio alle ore 18:00 presso l'Oratorio del Cristo (sede Accademia Nico Pepe) in chiusura delle iniziative di vicino/lontano.
Lo spettacolo è ispirato al corto pasoliniano Cosa sono le nuvole, inserito nel film corale Capriccio all'italiana (1968). L'episodio pasoliniano era ispirato a sua volta all'Otello di Shakespeare, riproposto in una chiave poeticamente surrealista. In una pluralità di piani di significato e di senso - partire dall'idea del teatro nel cinema e nella pittura -, realtà e rappresentazione, mondo della finzione e mondo reale si confrontano e confliggono per suggerire una riflessione sul rapporto tra “apparire ed essere”. Perché nella cultura antropologica del presente ognuno recita a soggetto copioni altrui e la “verità” è fuori dal linguaggio, tenuta nascosta dietro la rappresentazione.
Per informazioni e prenotazioni https://www.vicinolontano.it/contatti/

In Piango in lingua originale Carla Vukmirović, attrice italo-croata, figlia dell’esodo della dissoluzione dell’ex Jugoslavia, a partire dai racconti dei genitori, da riflessioni personali e poesie, cerca di districarsi tra i fili ingarbugliati della lingua italiana e croata, provando a costruire un’identità nuova che tenga conto della propria inevitabile forma ibrida. Le sue varie identità, in lotta tra loro, emergono in una polifonia di lingue e accenti – croato, bosniaco, italiano, serbo, russo – presi in prestito come il sale chiesto ad un vicino di casa. Tra ragionamenti sul genere, sulla lingua e l’identità, l’attrice materializza sul palco un futuro possibile, cercando di rispondere alla domanda che attanaglia ogni giovane che si affaccia all’adultità: chi sono e cosa voglio dalla mia vita?
Primo studio.
Per informazioni e prenotazioni: https://www.mittelfest.org/spettacolo/piango-in-lingua-originale-primo-studio/

loc abbracciando stretta la vita

"Abbracciando stretta la vita. Il giovane Carlo Michelstaedter e Gorizia: famiglia, amici, amori"

"Abbracciando stretta la vita. Il giovane Carlo Michelstaedter e Gorizia: famiglia, amici, amori"
lo spettacolo che nasce dal progetto della Civica Accademia Nico Pepe condiviso con il Teatri Stabil Furlan, va in scena il 2 aprile 2023 al Teatro San Giorgio a Udine (ore 21).

Ancora la vita e l'opera di uno straordinario giovane uomo, Carlo Michelstaedter goriziano di valenza internazionale, al centro del progetto dello spettacolo teatrale "Abbracciando stretta la vita" il giovane Carlo Michelstaedter e Gorizia: famiglia, amici, amori", una sinergia tra la Civica Accademia d'Arte Drammatica Nico Pepe e il Teatri Stabil Furlan. Il debutto è fissato per domenica 2 aprile alle ore 21 al Teatro San Giorgio di Udine a conclusione della seconda stagione teatrale del Teatri Stabil Furlan.

Lo spettacolo "Abbracciando stretta la vita. Il giovane Carlo Michelstaedter e Gorizia: famiglia, amici, amori" è dedicato alla figura di un pensatore e autore sensibile, geniale, esploratore di diversi linguaggi espressivi come pittura e poesia, dialoghi filosofici, la cui parabola breve ha lasciato un segno importante nella cultura mitteleuropea. Alla prima tappa del progetto dedicato a Michelstaedter concretizzatasi nello spettacolo "Carlo e Nadia" presentato a Mittelefest nel 2021 dove si raccontava del breve e intenso rapporto con Nadia Baraden profuga russa, segue questa seconda tappa dove la scena si sposta nella dimensione cosmpolita e plurilinguistica della Gorizia di fine Ottocento. Nella famiglia di Carlo di origini ebraiche, si parlava tedesco, italiano e friulano, la  lingua utilizzata dal padre Alberto. Accanto ai protagonisti gli amici degli anni di liceo, Enrico Mreule e Nino Paternolli, con i quali condivide l'amore per i classici, le escursioni in montagna, la voglia di cambiamento.

Sviluppatosi da un'idea originale di Antonio Devetag, lo spettacolo "Abbracciando stretta la vita" il giovane Carlo Michelstaedter e Gorizia: famiglia, amici, amori , si avvale della drammaturgia di Claudio de Maglio che cura anche la regia. In scena Giulia Cosolo, Alessandro Maione, Klaus Martini, Dina Mirbakh, Radu Murarasu e Massimo Somaglino, assistente alla regia Mark Kevin Barltrop, consulenza drammaturgica per il friulano a cura di Carlo Tolazzi, musiche dal vivo di Mariano Bulligan, i costumi di Emmanuela Cossar e le scenografie di Claudio e Andrea Mezzelani.

Il progetto si avvale del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e della collaborazione dei partner di progetto (bando Creatività) il Comune di Gorizia, la Società Filologica Friulana, l'Associazione Mitteleuropa, l'Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei, la Biblioteca Statale Isontina, gli Artisti Associati, il Comune di Cividale del Friuli, Palazzo Lantieri di Gorizia e l'Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina.

Affiancano la Nico Pepe i partner istituzionali, il Ministero della Cultura, il Comune di Udine ai quali si unisce con il suo sostegno la Fondazione Friuli.

Cividale del Friuli, 01-09-2021 - MITTELFEST 2021 - EREDI - Chiesa di Santa Maria in Corte - Teatro - CARLO E NADIA.
STUDIO
TEATRI STABIL FURLAN - Ideazione e scrittura Antonio Devetag
A cura e regia di Claudio De Maglio
Con Dina Mirbakh e Radu Murarasu
Musiche dal vivo Riccardo Pes
Spazio scenico e luci Claudio Mezzelani
Costumi Emanuela Cossar
Organizzazione Chippy Battello, Nadia Peressutti, Barbara Gortana, Marco Lestani
Ufficio stampa Alessio Screm
Produzione Teatri Stabil Furlan
In collaborazione con Civica Accademia D’Arte Drammatica “Nico Pepe”
E con il sostegno di ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane - Foto © 2021 Luca d’Agostino / Phocus Agency

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Contatti & Info

Largo Ospedale Vecchio, 10 33100 Udine

+39 0432 504340
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